Parma

Museo di Storia Naturale

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Pesce G.B., Museo di Storia Naturale, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 38, n. 24.

Rossi L., Le collezioni etnografiche del Museo di Storia Naturale dell'Universita di Parma, Collana: Pubblicazioni del Museo di storia naturale, Università di Parma, 3, Parma, Edizioni Zara, 1986.
Orto botanico
Via Farini, 90
Parma (PR)
Tel: 0521 903 430
Storia e scienze naturali
Zoologia
Etnologia/Etnografia
TEMPORANEAMENTE CHIUSO PER LAVORI
Istituito dall'ornitologo padre G. B. Fourcault nel 1766, il museo nasce originariamente come Gabinetto degli Animali, ma a questo nucleo si aggiunsero nel tempo altre collezioni, soprattutto quando nella seconda metà dell'Ottocento ne divenne direttore il naturalista Pellegrino Strobel. Il percorso di visita illustra le caratteristiche dell'ambiente naturale del paesaggio parmense e di altre realtà geografiche, esponendo collezioni zoologiche raccolte a partire dal XVIII secolo. Per il loro particolare interesse si segnalano le raccolte etnografiche africane.

Il museo è organizzato in due sedi Nel Palazzo dell'Università si possono ammirare la collezione storica di Fourcault, del XVIII secolo, e la Collezione Sistematica dei Vertebrati di Angelo Andres, direttore del Museo dal 1899 al 1926. Quest'ultima, allestita tra il 1923 e il 1925, comprende oltre duemila reperti. Sono esposte al pubblico anche due raccolte di etnografia africana, di provenienza Pigorini e Falzoi. Tra le collezioni zoologiche merita attenzione il nucleo "Vittorio Bottego", con circa seicento esemplari provenienti dall'Eritrea, tra i quali rare madrepore del golfo di Massaua. Presso l'Orto Botanico diverse sale didattiche espongono in prevalenza invertebrati: molluschi, cnidari, echinodermi, artropodi. Non mancano aule per lo studio dell'evoluzione biologica e della fauna urbana. Sono infine accessibili al pubblico una parte della collezione Del Prato, costituita da esemplari di avifauna parmense, e il nucleo etnografico, comprensivo di materiali provenienti dallo Zaire. Altre raccolte, soprattutto di invertebrati, sono disponibili solo per ragioni di studio.

Established in 1766 by the ornithologist Father G. B. Fourcault, the museum was originally intended as an Animal Chamber, but with time other collections were added, especially when the naturalist Pellegrino Strobel became the director in the second half of the 19th century. The exhibition illustrates the characteristics of the natural environment of the Parma landscape and other geographical areas, presenting zoological collections put together from the 18th century onward. The African ethnographical collections are particularly interesting.

The museum is divided between two locations. In the University Palazzo, Fourcault’s historical 18th century collection can be admired, as well as the Systematic Collection of Vertebrates of Angelo Andres, who was Museum director from 1899 to 1926. The latter collection, laid out between 1923 and 1925, comprises more than two thousand exhibits. Two African ethnographical collections are also on show to the public, originally owned by Pigorini and Falzoi. Among the zoological collections, that of “Vittorio Bottego” deserves particular attention, with about six hundred specimens from Eritrea, including rare madrepores from the gulf of Massawa. Invertebrates are displayed in some rooms at the Botanical Garden: molluscs, cnicaria, echinoderms, arthropods. There are also rooms for studying biological evolution and urban fauna. Part of the Del Prato collection is also accessible to the public, comprising examples of bird life from the Parma area, and an ethnographic collection of items from Zaire. Other collections, especially of invertebrates, are available only for study purposes.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.