Museo Archeologico Nazionale di Sarsina
Servizi igienici
Sala proiezione-conferenze
Terrecotte
Mattoni e laterizi
Statue
Iscrizioni
Lapidi e marmi
Mosaici
Minerali e rocce
Fossili
Reperti metallici
Pellicioni M.T., Guarnieri C., Ortalli J., Museo Archeologico Nazionale di Sarsina: apparato didattico, Sarsina, Museo Archeologico Nazionale, 2004?.
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Sarsina (FC)
Archeologia classica
Geologia
Paleontologia
Il museo occupa una dozzina di ambienti all'interno di un antico edificio nel centro storico sarsinate. Al piano terreno è ospitato il lapidario con l'ampia documentazione relativa agli aspetti architettonici ed artistici della città. Vi sono esposte le iscrizioni dei 'Sassinates' illustri, le epigrafi civili, comprese quelle menzionanti l'erezione delle mura urbiche in età repubblicana, i documenti di carattere religioso con i resti dell'edificio di culto voluto da Cesio Sabino, personaggio illustre ricordato anche dal poeta Marziale. Seguono altre testimonianze iscritte e pietre funerarie di varia forma e tipologia provenienti dalla necropoli di Pian di Bezzo. Nel padiglione appositamente realizzato, contiguo alla sala V, è stata operata l'anastilosi del mausoleo funerario di Asfionio Rufo. Fra i molti materiali che illustrano l'edilizia pubblica e civile, sono di rilievo, per la loro qualità artistica, il complesso mosaico pavimentale a tessere policrome con scena centrale del 'Trionfo di Dioniso', recuperato durante l'esplorazione di una importante dimora privata cittadina, e una serie di statue di culto raffiguranti divinità orientali, tra le quali spicca, per bellezza, quella di Attis. Il percorso museale si conclude al piano superiore ancora con materiali ricollegabili ai diversi aspetti della città e della necropoli, mentre la presenza di reperti naturalistici ed oggetti della fase preromana forniscono al visitatore una sintesi della realtà storico-ambientale della vallata del Savio, documentando ciò che le indagini archeologiche hanno sinora posto in luce della Sarsina umbra.
The museum takes up about a dozen room in a historic building in Sarsinate’s historic town centre. The ground floor houses the lapidarium, with extensive documentation on the city’s architecture and artistic patrimony. It displays inscriptions by illustrious inhabitants of Sarsinate during the Roman era, civil epigraphs – including those that mention the erection of the city’s wall during the Roman Republic – religious documents, and the remains of the place of worship commissioned by Cesius Sabinus, an illustrious figure mentioned by the poet Martial. There are also numerous other inscriptions and gravestones of many shapes and types from the necropolis of Pian di Bezzo. An ad hoc pavillion adjacent to Room V houses an anastylosos of Asfionius Rufus’ burial shrine. There is extensive material on public and civic architecture, the most noteworthy of which – due to its artistic quality – includes the complex polychrome floor mosaic with a central scene depicting the “Triumph of Dyonisius”, which was found during research in the private home of a local notable, and a series of cult statues depicting Greek divinities, among which the statue of Attis stands out for its beauty. The museum exhibits end on the first floor with material related to different aspects of the city and its necropolis, while natural history specimens and items from the pre-Roman era give the visitor an overview of the historic and environmental context of the Savio valley, and document the results of archaeological research on Umbrian Sarsina.