Ex convento delle Suore Cappuccine
Bagnacavallo

Museo Civico delle Cappuccine

Orari e Tariffe
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Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi

Masetti G. (a cura di), Centro culturale "Le Cappuccine", Collezione e archivio Morelli, Bagnacavallo (RA): Piano museale 2003, Regione Emilia-Romagna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, Bologna, Centro regionale per il catalogo e la documentazione, 2003.


Repertorio degli incisori italiani nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo, Faenza 1993, vol. I, 1997, vol. II.
Una raccolta di stampe antiche, Imola 1986. Collina C. (a cura di), I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo - 2. ed. aggiornata, Bologna, Clueb, 2008.


Masetti G. (a cura di), Museo centro culturale Le Cappuccine di Bagnacavallo, Ravenna, Provincia di Ravenna, 2001.

Tozzi Fontana M., Pesce G.B., Centro Culturale “Le Cappuccine”, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 142, n. 3.

Piraccini O. (a cura di), Enzo Morelli 1896-1976. Una collezione un archivio d'arte, Bologna 1996.

Centro Culturale Polivalente, in Zannier I. (a cura di), Viaggio nei musei della provincia di Ravenna, Ravenna, Longo, 1995, p. 94.
Via Vittorio Veneto, 1/a
Bagnacavallo (RA)
Tel: 0545 280 911, 0545 280 913

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte contemporanea storica (1900-1950)
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
L’ex convento delle Suore Cappuccine, un ampio complesso edilizio di origine cinquecentesca, ampiamente ristrutturato nel corso del Settecento, acquistato dal Comune all'inizio degli anni Settanta, offre sede al Centro Culturale Polivalente. Qui convivono la Biblioteca e l'Archivio comunali e le varie sezioni museali comprendenti raccolte artistiche antiche e moderne, naturalistiche, insieme ad un piccolo nucleo di reperti e materiali lapidei d'interesse archeologico che riunisce elementi architettonici e reperti riferibili a una necropoli romana esplorata dal 1954. La sezione antica raggruppa dipinti e arredi proveniente da chiese e conventi del territorio soppressi in età napoleonica, da alcune dimore nobiliari cittadine, da istituti di pubblica assistenza e beneficenza, da donazioni e da lasciti. Un altro nucleo di notevole interesse è quello costituito dalla raccolta del Gabinetto delle stampe antiche e moderne.

Tra i dipinti, collocabili fra Cinquecento e Settecento, per lo più di ambito locale ed emiliano, figurano alcune eccellenti opere di Giovan Battista Ramenghi, detto il Bagnacavallo ('Madonna in trono e Santi', 'Sposalizio mistico di Santa Caterina'), di Andrea Lili ('Compianto di Cristo morto'), Ferraù Fenzoni, Andrea Celesti, Pietro Paltronieri detto il Mirandolese, Tommaso Missiroli, Gaetano Gandolfi. Numerose sale ospitano tele, sculture e opere grafiche del Novecento italiano. Sono presenti, tra gli altri, Virgilio Guidi, Ernesto Treccani, Remo Brindisi, Giuseppe Rambelli. Un apposito spazio è dedicato al bagnacavallese Enzo Morelli, con dipinti, disegni e memorie donati dalla consorte dell'artista. Particolarmente ricco è il Gabinetto delle Stampe e dei Disegni con alcune migliaia di esemplari sia antichi (fogli di Dürer, Della Bella, Hogarth, Piranesi, Rosaspina) che di maestri contemporanei. Al piano terreno la sezione naturalistica, inaugurata nel 1985, espone reperti riguardanti diverse discipline naturalistiche: botanica, zoologia, paleontologia, geologia. Fanno parte della collezione fossili, conchiglie, rettili, anfibi, uccelli, insetti raccolti dai componenti della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna. Il gruppo, fondato nel 1986, gestisce anche l'area naturalistica "Oasi Pantaleoni", di proprietà comunale. Strutturata in tre settori: "conservazione", "di scuola" e "ad evoluzione", secondo finalità di ricerca ed osservazione scientifica, didattica e ricreativa, l'oasi presenta anche un giardino officinale.

The former convent of the Capuchin Poor Clares, a 16th century compound that was extensively restored in the 18th century, was purchased by the municipality in the early 1970s and currently houses the Multi-Purpose Cultural Centre. The Centre itself includes the municipal library and archives, as well as several museum sections featuring modern and ancient art collections, a natural history collection, and a small collection of stone fragments of archaeological interest from a Roman necropolis first explored in 1954. The section on ancient art features paintings and other furnishings from local churches and convents that were suppressed during Napoleon’s rule, from charity and public assistance institutes, and from donations and bequeathments.

The paintings, most from the 16th and 17th century and from the Bagnocavallo area or elsewhere in Emilia, feature some excellent works by Giovan Battista Ramenghi, also known as Bagnocavallo (Madonna on the Throne with Saints, The Mystic Marriage of Saint Catherine), Andrea Lili (Lamentation of Christ), Ferraù Fenzoni, Andrea Celesti, Pietro Paltronieri also known as Mirandolese, Tommaso Missiroli, and Gaetano Gandolfi. Several rooms feature 20th century paintings, graphic art, and sculptures by Italian artists such as Virgilio Guidi, Ernesto Treccani, Remo Brindisi, and Giuseppe Rambelli. The Bagnacavallo-born artist Enzo Morelli has his own sections, with paintings, drawings, and memoirs donated by his wife. The Cabinet of Prints and Drawings is particularly well endowed, with several thousand antique (by artists such as Dürer, Della Bella, Hogarth, Piranesi, Rosaspina) and contemporary works. The natural history section on the ground floor, which was inaugurated in 1985 features botanical, zoological, paleontological, and geological specimens including fossils, seashells, reptiles, amphibians, birds, and insects collected by members of the Society for Natural History Studies of Romagna (Società per gli Studi Naturalistici della Romagna). The society, which was established in 1986, also manages the municipally-owned "Oasi Pantaleoni” nature reserve. The reserve has three main functions: conservation, education/research, and recreation. It also has a medicinal plant garden.

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