Campogalliano

Museo della Bilancia

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi

Apparuti L., Salvarani M. (a cura di), Spade e stadere / Swords and steelyards, Edizioni Libra 93, Campogalliano 2020.


Giliberti G., Il bello della misura, Edizioni Libra 93, Campogalliano 2018


Gatti E., Mazzarella A., Nicolini V., Museo della Bilancia. Guida alla Collezione, Sigem - Celloni Editori, Modena 2015.


Apparuti L., Luppi G. (a cura di ), Stadere/Steelyards, Museo della Bilancia-Libra 93, Campogalliano 2008.


Alessandrini R. (a cura di), La Mala Misura. Antologia di bilance ingannevoli e pesi falsi, Mobydick Editore, Faenza 2006.


Gianelli G., Zavattoni G. (a cura di), Il Leone e la bilancia. Bilance e pesi per monete di Venezia, Accademia Italiana di Studi Numismatici, Vicenza, 2003.


Zavattoni G., Bilance e strumenti per pesare le monete (metà XVII-XX secolo) di una collezione privata Edizioni ennerre, Milano, 2003.


Luppi G. (a cura di), Museo della Bilancia, Campogalliano (MO): Piano museale 2002, Regione Emilia-Romagna, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, Bologna, Centro regionale per il catalogo e la documentazione, 2002.


Apparuti L., Dall'Olio C. (a cura di), Pesare in camera oscura: La bilancia fotografata dal 1890 agli anni Sessanta, rfm Edizioni, Modena 2002.


Corti C., Giordani N. (a cura di), Pondera. Pesi e Misure nell'Antichità, Editore Libra 93, Campogalliano 2001.


Dameri D., Lodovisi A., Luppi G. (a cura di), La Bona Opinione. Cultura scienza e misure negli stati estensi, 1598-1860, Edizioni Museo della Bilancia, Campogalliano 1997.


Calegari M., Gabrietti G., Saper fare. Ricordi di un bilanciaio di Campogalliano, a cura del Centro Documentazione del Museo della Bilancia, CLUEB, Bologna 1996.


Palmirani R., Mussini M., Collezione Palmirani. 1894-1994. Cento ex libris nel segno della bilancia, Luppi G. (a cura di), Edizioni Museo della Bilancia, Campogalliano 1995.


Il Museo della Bilancia, catalogo Electa, 1995.


Grossi L., Vaughan D., Menna E., Dragoni G., Bilance a bracci uguali / Equal arm balances, testo italiano-inglese, a cura di Luppi G., Edizioni Museo della Bilancia/Il Bulino, Modena-Campogalliano 1993.

Museo della Bilancia, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-2012, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 54.

Museo della Bilancia, in Cantieri culturali: allestimenti, didattica, catalogazione e restauro nei musei dell'Emilia-Romagna, Bologna, Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, 2006, p. 27.

Museo della Bilancia, in i luoghi delle idee. Musei e Raccolte della provincia di Modena, Modena, Provincia, 2005, pp. 56-57.


Tamassia P., Museo della Bilancia, in Musei in Emilia Romagna, Bologna, Compositori, 2000, p. 60, n. 2.


Gibertoni R. , Melodi A., Luppi G. (a cura di), Il Museo della Bilancia di Campogalliano, Milano 1995.
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano (MO)
Tematico e/o specializzato
Tematico
Meccanica
Impresa
Territorio di produzione pionieristica, Campogalliano, nel 1989 si dota di un museo unico in Italia: il Museo della Bilancia che espone oltre 200 strumenti (l'altro migliaio circa e tutto il patrimonio librario ed archivistico sono comunque visitabili su richiesta nel deposito ordinato) nello stabile di fine anni '20 in cui era attivo il condensatore a caldo della cantina sociale.

La visita inizia, dopo avere percorso un corridoio lungo il quale è collocato il “muro iconico” che con suggestioni visive ci introduce ai concetti di bilancia e peso, nel Labirinto dei fenomeni dove è possibile pesarsi e vedere il proprio peso, oltre che sulla Terra, anche nelle condizioni simulate di gravità che avremmo sulla Luna e su Giove. In questa sala sono esposte anche strumentazioni degli anni ’60 dell’Ottocento che erano in dotazione all’ufficio metrico di Torino (bilance smontabili per verificatori, una pesiera del famoso costruttore francese Deleuil e misure campione per liquidi e materie secche).

La “Galleria dei mestieri e delle professioni” raccoglie gli strumenti di pesatura utilizzati nel mestiere della macelleria. La sezione espone oltre 20 bilance, dalle ottocentesche stadere in ferro alle bilance da banco in marmo con i piatti in opaline o granito, dalle bilance con testa a orologio degli anni Cinquanta alle pesa prezzo a scala elettro ottica degli anni ’70, dal bastone da passeggio con ippometro per misurare l’altezza al garrese dei cavalli alle bilance del soppresso macello comunale di Campogalliano, dalla pesa aerea da mattatoio ad un modellino di pesabovini con ringhiera. L’oggetto simbolo della sezione è una raffinata stadera pesacarne, costruita a Torino nel 1907 e decorata da fregi in ottone a testa di bue ed utilizzata come immagine di sfondo anche nei pannelli didattici, rinnovati nella veste grafica e ricchi di iconografia che spesso si rifà alle bilance esposte. Nella parte finale della sezione un divertente gioco interattivo con il quale il visitatore può scoprire segreti e meraviglie di un prodotto da macelleria recentemente rivisitato nel territorio di Campogalliano: la salsiccia gialla.

Al primo piano nel “Canale della storia” gli strumenti sono esposti cronologicamente partendo dalla stadera romana in bronzo fino ad arrivare alle contemporanee celle di carico per le bilance elettroniche; lungo il percorso si vedono esposte alcune curiosità fra cui un calibro per la misura della suola delle scarpe, un metro campione costruito a Modena nell’officina metrica del ducato estense nel 1856-57, una grandiosa bilancia da laboratorio che era in uso nel laboratorio metrologico torinese Colonnetti, una bilancia a forma di penna, una preziosa pesalettere intarsiata, una bilancia a pendolo pesauova americana ed una con il piatto richiudibile per pesare il pesce vivo durante le gare di pesca. All’inizio del canale è posizionata una spettacolare stadera che veniva utilizzata per pesare il ghiaccio nel 1876 in una fabbrica sull’isola della Giudecca a Venezia.

La sezione successiva è “Campogalliano. Città della bilancia” nella quale si ricrea un esterno con un acciottolato che evoca una piazza: il Museo vuole proiettarsi all’esterno e identificarsi con il territorio di Campogalliano nel quale sono ancora leggibili i segni - evidenziati in un grande plastico - di una vocazione artigianale ed industriale che ha trovato nella bilancia il proprio genius loci. Gli strumenti in questa sala sono stati costruiti a Campogalliano.

A seguire troviamo la “Galleria delle bascule e delle grandi stadere”, dedicata a strumenti di grosse dimensioni: grandi stadere pesafantino o per pesare le “forme” di parmigiano-reggiano o le botti, bascule in legno di diverse tipologie e bascule pesapersone e pesaneonati.

Infine un piccolo angolo è riservato al mestiere del bilanciaio; vi troviamo esposti gli utensili utilizzati (fino alla metà del secolo scorso) da questi artigiani, oggetti semplici e manuali ma che hanno consentito alle loro mani di creare delle piccole opere d’arte.

All’esterno del museo, nel giardino adiacente, una pesa ponte funzionante 24 ore su 24 consente ai passanti, anche in gruppo, di pesarsi e di ammirare le leve della pesa colorate nella loro diversità a formare un vero e proprio “Arcobaleno di leve”.


The town of Campogalliano has long been a pioneer in the production of balance scales, and since 1989 it has had a one-of-a-kind museum in Italy: the Balance Scale Museum, which displays over 200 such instruments (the other’s few thousand and the library and archives, are stored in the Museum’s warehouse and can be viewed upon request) in the late 20s’ building where the hot condenser of the local wine cooperative was used.

After walking through a long hallway featuring an “iconic wall” that uses imagery to introduce the concepts of balances and weight, the visit begins in the “Labyrinth of phenomena” where visitors can weigh themselves and see their weight displayed not only as it appears on planet Earth, but also, through simulated gravity conditions, on the moon and on Jupiter.
In this room are exhibited instruments belonged to the mid-1860s once owned by the metric office of Torino (removable scales for inspectors, one brass box of weights builds by the famous French manufacturer Deleuil and sample sizes for fluid and dry materials).

The "Gallery of trades" draws together weighing instruments used by butchers. This section displays over 20 balances, from 19th century iron steelyard balances to marble bench scales with granite or opaline pans; from 1950s high dial scales to 1970s electro-optical weighing and pricing balances; from walking sticks with hippometers to measure a horse’s height at the withers to the weighing scales used in Campogalliano’s former municipal abattoir; from slaughterhouse hanging scales to a small model of a cattle scale with railings. The section’s most emblematic piece is a sophisticated steelyard balance, used to weigh meat, built in Turin in 1907 and decorated with brass bull’s head friezes; it is used as the background image for the Museum panels, with their new layout featuring rich imagery that often references the balances on display. The final part of the section includes a fun interactive game that helps visitors discover the secrets and wonders of one of Campogalliano’s newly rediscovered pork products: the yellow sausage.

On the first floor’s “Walk through history” the instruments are displayed in chronological order, starting with ancient Roman bronze steelyard balances and ending with contemporary load cells for electronic balances; along the way there are several curios including a calibre for measuring the soles of shoes, a sample yardstick built in Modena in the Duchy of Este’s measurement tools workshop in 1856-57, a grandiose laboratory scale that was used in the metrological laboratory Colonnetti of Torino, a pen-shaped scale, a valuable inlaid letter scale, an American pendulum egg scale, and a scale with a covered pan to weigh live fish during fishing competitions. At the beginning of the walk, there is a spectacular steelyard balance that was used to weigh ice in 1876 in a factory on Venice’s Giudecca island.

The next section is called "Campogalliano. City of scales", and it re-creates an exterior, gravel-covered courtyard that recalls a town square: the Museum aims to project itself on the outside and identify with the Campogalliano area, which still bears the signs - highlighted in a large raised-relief map – of an artisanal and industrial vocation that found its genius loci in weighing instruments. All the tools exhibited in this hall were built in Campogalliano.

Afterwards the "Weighbridge and large steelyard balance gallery" is dedicated to large weighing instruments, such as large steelyard balances used to weigh jockeys, wheels of Parmesan cheese, or barrels; various types of wooden weighbridges, and weighbridges used to weigh people or newborn infants.

Finally, a little corner is reserved to the art of the scale maker; here are exhibited the equipment used (until the middle of the last century) by those artisans, composed by simple and manual items but that they used to create small masterpieces.

Outside the Museum, in the adjacent garden, a weighbridge allows passers-by – either alone or in groups – to weigh themselves 24 hours a day, and to admire its colourful levers as they form a “rainbow of levers”.

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