Ecomuseo delle Erbe Palustri
Via Ungaretti, 1
Bagnacavallo
[luccòmud, ][ces]

costruzione
canna/ legno

sec. XXI
Struttura della dimensione di circa 1 mq, con tetto spiovente sul retro. L'ingresso era protetto da una tenda, raramente da una porta. Sul retro vi era una apertura per arieggiare. Inizialmente era rializzata tutta in canna palustre, poi in legno con il solo tetto in canna. L'interno poteva prevedere una fossa scavata nel terreno o un piccolo letto di paglia o cascame di erba palustre, per la raccolta degli escrementi, sopra alla quale era posta a circa 50 cm. da terra, un'asse di legno su cui si poggiavano i piedi. A seconda di come si raccoglievano gli escrementi, il metodo di pulitura era diverso: nel caso della fossa si spostava la latrina e si copriva la fossa con il terreno quando quest'ultima era pena. Nel caso della paglia si toglieva tutto con un forcone e si gettava nella concimaia, mettendo poi un letto di paglia nuovo.

espletare i bisogni fisiologici
La latrina era collocata non lontano dalla casa ed era utilizzata da tutta la famiglia visto che le case non erano ancora provviste di gabinetto.
Ricostruzione di un gabinetto all'aperto (ces) di Luigi Barangani e D. Martuzzi. A cura dell'Associazione Culturale Erbe Palustri.