Galeata
palazzo
ambito culturale romano e bizantino
Età romana e bizantina (99 a.C. - 599 d.C.)
Negli anni ’40 del secolo scorso le esplorazione dell’Istituto Archeologico Germanico hanno riportato alla luce parte di un esteso complesso architettonico, con aree e vani annessi, interpretato come Palazzo di Teodorico, impiantato a sua volta su costruzioni romane, di cui furono individuate distinte fasi edilizie collocabili fra età repubblicana e media età imperiale. I nuovi scavi condotti dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna confermano in linea di massima la sequenza stratigrafica già chiarita, ma hanno anche rivelato un’articolazione e una complessità architettonica assai maggiore di quanto si ritenesse.

Ad un lungo periodo di vita nel corso dell’età romana, probabilmente a cominciare dal I sec. a.C., con un esteso impianto che fu presumibilmente una grande villa (se non un agglomerato ancor più consistente, o un edificio legato all'architettura dell’acqua), seguì un cospicuo impianto tardo-antico (fine V-inizi VI sec. d.C.), costituito da strutture imponenti, probabilmente del tipo a padiglioni o a edifici separati raccordati fra loro.

Di questa fase più tarda fece di sicuro parte il cosiddetto "Palazzo", parzialmente scavato nel 1942, di cui si conservate soltanto le fondazioni, mentre pavimenti, elevati, piani e materiali d’uso risultano completamente perduti.

Gli scavi più recenti hanno individuato un quartiere termale privato posto a sud-est del precedente, certamente in relazione con il palazzo teodoriciano, ma non collegato direttamente. Si tratta di un vasto edificio dalla planimetria molto complessa, con sale poligonali e absidate, vani riscaldati e ambienti per bagni freddi organizzati intorno ad un ampio cortile. Questo spazio aperto appare caratterizzato da una grande piscina lastricata in arenaria.