Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Calco in gesso dell'opera in bronzo "Leonardo da Vinci", conservata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", Milano.


Guido Ucelli di Nemi è un colto ingegnere e imprenditore piacentino. Assieme alla moglie Carla Tosi si dedica a un illuminato mecenatismo che coinvolge anche l’opera di Arrigo Minerbi, oltre a impegnarsi fin dagli anni Venti alla istituzione di un grande Museo della Tecnica e dell’Industria a Milano. Il modello di riferimento è quello del Deutsches Museum di Monaco, dove il pubblico può interagire direttamente con le collezioni, attivare modelli e apparecchi, fruire della biblioteca, di un archivio e della sala congressi.
Nel novembre 1942 viene formalizzato lo statuto del museo e individuata la sede: il complesso dell’ex convento di San Vittore al Corpo. Fra il 1952 e il 1953, in occasione del quinto centenario della nascita di Leonardo da Vinci, viene allestita una mostra e si decide di intitolare il museo proprio al genio umanista. In concomitanza dell'avvenimento, la più antica fabbrica italiana di medaglie, la Johnson, promuove la realizzazione di una placchetta commemorativa, affidandone il modello a Minerbi e l’incisione del conio a Ezio Saita (si veda “AA.VV., 150 anni di medaglie Johnson. 1836-1986, Milano 1986, pp. 121, 148).