Fiorenzuola d'Arda
insediamento
stazione itineraria
ambito culturale romano e altomedievale
secc. II a.C./ VIII d.C.
L'odierna cittadina di Fiorenzuola corrisponde certamente alla stazione di tappa che gli itinerari romani di epoca imperiale collocano sulla via Emilia, a 15 miglia da Placentia. Il suo nome ben si accorda con le denominazioni a carattere augurale che contraddistinguono numerosi centri della Regio VIII sorti ex novo rifondati nel II sec. a.C.

Il centro, nato all'incrocio fra la direttrice valliva dell’Arda e la via Emilia, fu probabilmente un semplice vicus di Piacenza, non dotato di alcuna autonomia amministrativa, e la sua sopravvivenza, anche quando il processo di declassamento testimoniato nell'VIII sec. dalla Cosmografia dell’Anonimo Ravennate (che la designa con il diminutivo Florentiola) era in atto, rimase sempre legata all'origine itineraria.



La tradizione ecclesiastica ricollega invece la denominazione di Fiorenzuola al passaggio di S. Fiorenzo di Tours (fine V-inizi VI sec.), poi divenuto vescovo di Orange, che avrebbe compiuto a Fiorenzuola un grande miracolo durante un viaggio di pellegrinaggio alla volta di Roma per venerare le tombe degli Apostoli. Proprio l’area della Collegiata, sorta nel XIII sec. sui resti di un precedente edificio di culto, corrisponderebbe al perimetro dell'insediamento antico. Qui infatti è stata ritrovata, fissata al muro di una casa (a sinistra di chi guarda la Collegiata) una piccola stele romana di età imperiale con iscrizione funeraria.

Diversi rinvenimenti succedutisi fra il Cinquecento ed oggi documentano l’antico passato della cittadina (tomba alla cappuccina del II-III sec d.C. in loc. Mulinetto; iscrizione nel pod. Trompella; iscrizione funeraria nel pod. Cerè), fra cui una bonifica con anfore lungo la via Emilia, fuori del centro storico.