Felino
insediamento
villa rustica
ambito culturale romano
secc. I a.C./ IV d.C.
Numerosi centri parmensi dislocati nella fascia pedemontana, allo sbocco dei percorsi di fondovalle, hanno probabilmente origine in età romana, come l’odierna Felino nella Val Baganza.
Qui, infatti, in seguito a lavori edili effettuati nel 1981 all'interno dell'area de La Felinese Salumi Spa, lungo la strada provinciale di Calestano, sono venuti in luce i resti di una villa rustica sorta su un dosso terrazzato del torrente.

I successivi scavi archeologici hanno circoscritto una serie di strutture a pianta rettangolare realizzate in ciottoli fluviali, che sembrano corrispondere alla sola pars fructuaria (quartiere produttivo) dell’insediamento, articolate in due gruppi di edifici separati da un cortile interno probabilmente porticato e pavimentato in terra battuta.



Con le sue due fasi edilizie, il complesso ha evidenziato un lungo periodo di utilizzo in età imperiale e tardo imperiale, dal I sec. a.C. al IV sec. d.C. Parte degli ambienti sono stati interpretati come magazzini con copertura a doppio spiovente retta da pilastri centrali, mentre l’area cortiliva era forse destinata ad una qualche attività produttiva necessaria al sostentamento degli abitanti della villa che, per le loro necessità interne, potevano contare anche su un pozzo e una piccola fornace per laterizi.

Ulteriori testimonianze relative all'insediamento rustico, spesso accompagnato da piccoli impianti produttivi (fornaci), sono venute in luce sia nell'area felinese (Case Montali) e, sulla riva sinistra del torrente, a Sala Baganza: in quest’ultimo caso si trattava di un’officina specializzata nella fabbicazione di particolari tipi di anfore per il trasporto e la commercializzazione del vino.