Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia-Romagna
San Giovanni in Persiceto
Aspasia
2006
pp. 430-432
Venezia
Marsilio
2000
1999
1999
Milano
Electa
1998
1998
1998
1997
1997
Reggio Emilia
1994
1993
1990
Modena
Aedes Muratoriana
1987
1974
1969
Reggio Emilia
Stab. Tip. Artigianelli-R. Bojardi
1936
Reggio Emilia
Stab. Tip. Artigianelli-R. Bojardi
1929
Canossa
area urbana
secc. IV a.C./ V d.C.
La rilevanza assunta da questa città è ben dimostrata dalla carta di Tolomeo (170 d.C.) che, illustrando tutte le principali città della penisola italiana, segna nell'area reggiana solamente tre centri: Reggio, Brescello e Luceria.
E' nel Settecento che gli scavi portano alla luce l'importante vicus, un centro minore che assunse una significativa funzione non solo insediativa, ma anche strutturale, probabilmente luogo di mercato e di scambio tra il sistema economico del comprensorio montano e quello agricolo e artigianale della pianura.
Il contatto con i romani colonizzatori (II sec. a.C.), interessati ai traffici per ragioni economiche e soprattutto per ragioni politico-militari, porta dopo qualche tempo alla formazione di un popolamento misto che determina la trasformazione di quello che era poco più di un semplice mercato all'aperto, in un abitato stabile con case, strade, edifici pubblici e comodi servizi per viaggiatori e commercianti. Questa vocazione commerciale ha lasciato il segno nei toponimi di alcune località come Vico (borgo), Taverne (tabernae = locande, osterie).
Le vestigia dell'abitato forniscono dati interessanti su una specifica tipologia insediativa che richiama la forma della casa-bottega, dotata di portico sulla fronte e di accessi ampi destinati ad aree artigianali e commerciali. Le tracce dell'area pubblica indicano come inizialmente fosse composta da un semplice portico, sostituita poi in età giulio-claudia da una piazza, recintata su tre lati da un muro, con funzioni di mercato periodico. Luceria contava anche un luogo di culto, indiziato da reperti ed iscrizioni.
Il centro sopravvisse forse sino al V sec. d.C., ma già dall'età costantiniana l'area di mercato sarebbe stata abbandonata. Con il V sec. d.C. e gli sconvolgimenti determinati dalla guerra greco-gotica si registra l'impostarsi di un nuovo assetto insediativo contrassegnato dal fenomeno dell’incastellamento e dall'assunzione di un ruolo primario del nuovo centro di Canossa.