La linea e la rete. Formazione storica del sistema stradale in Emilia-Romagna
Milano
Touring Club Italiano
2006
Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia-Romagna
San Giovanni in Persiceto
Aspasia
2006
pp. 306-308
Maccaretolo: un pagus romano della pianura
Bologna
Deputazione di storia patria
2003
1995
1992
San Felice sul Panaro
1990
Modena
Aedes Muratoriana
1988
Modena
Aedes Muratoriana
1983
Modena
Aedes Muratoriana
1981
pp. 75-76
Crevalcore
stazione itineraria
secc. II a.C./ V d.C.
Il vicus rappresentava un importante nodo di comunicazione sul quale convergevano due direttrici stradali provenienti da Modena (XIII miglia) e da Bologna (XVIII miglia), che qui si riunivano per ripartire alla volta di Vicus Varianus (odierno Vigarano Pieve in provincia di Ferrara, a XX miglia) donde, scavalcato il Po, il percorso si addentrava nella Venetia per poi raggiungere il capolinea di Aquileia.
Secondo un'opinione consolidata, la strada che l’Itinerarium Antonini definisce "item ab Aquileia Bononiam" corrisponde alla via chiamata convenzionalmente Emilia Altinate realizzata da Emilio Lepido nel 175 a.C. per il collegamento fra la Cispadana e le terre degli alleati veneti.
Sono state avanzate diverse proposte di collocazione di questo sito, per lo più concentrate nella zona di Crevalcore, sino a puntualizzarne l’ubicazione poco a sud-est di Crevalcore, su di un paleoalveo oggi segnalato da un dosso relativo al corso del Panaro antico o ad una sua diramazione, nei pressi della località di Guisa Pepoli, ove appunto sembrerebbe pervenire per il tramite di Calderara di Reno un tracciato stradale in partenza da Bologna.
Esistono anche proposte alternative all'ipotesi più accreditata: il vicus avrebbe trovato posto nella zona di Decima (comune di S. Giovanni in Persiceto) oppure potrebbe identificarsi con un importante centro di servizi in località Maccaretolo (S. Pietro in Casale) rimasto sinora anonimo, che si caratterizza per la medesima distanza da Bologna e si trovava sulla direttrice romana che collegava Bononia con il Po correndo sul fianco destro del dosso del Reno antico sino alla sua confluenza nel grande fiume padano.