Artisti, artigiani, architetti, produttori

Montebelluna (TV) , 1937 - Trevignano (TV) , 2011
architetto/ designer

Afra Bianchin, moglie dell’architetto Tobia Scarpa, è stata un architetto e designer postmoderno italiano.
Dopo la laurea in architettura nel 1957 presso l'Università IUAV di Venezia, fonda nel 1960 insieme al compagno, poi marito, lo studio di design a Montebelluna, avviando intense collaborazioni con aziende tra le quali si ricordano maggiormente Flos (dal 1961), Stildomus (dal 1964), C&B (dal 1966, divenuta poi B&B nel 1974); per quest’ultima gli Scarpa costruiscono anche il capannone industriale a Novedrate (Como, 1966).
Le loro opere si trovano in numerosi musei degli Stati Uniti ed europei, tra i quali il MoMA di New York ed il Museo del Louvre di Parigi, ed hanno ottenuto numerosi premi, tra i quali il Compasso d'Oro nel 1970, l'International Forum Design nel 1992 e il secondo Compasso d’Oro nel 2008.
Tra le loro opere più significative sono: il divano ”Bastiano” del 1961 per Gavina; la poltrona “Soriana” del 1968 per Cassina; il divano “Coronado”, uno dei primi modelli in poliuretano, del 1966 per B&B Italia; la sedia "Libertà" del 1989 per Meritalia. Il lavoro di progettazione dello studio si concentra prevalentemente sulle possibilità tecniche ed estetiche dei materiali in opere d’architettura e oggetti domestici di uso quotidiano, inclusi mobili, abbigliamento, interior design, vetri artistici. Dalle loro prime collaborazioni come marito e moglie fino ai giorni nostri, i loro pezzi hanno sempre incorporato nuove tecnologie, pur mantenendo la storia, forma e funzione originarie.
Al 1964 risale il primo incarico per un intervento d’architettura: Casa Benetton a Ponzano Veneto, realizzata con l’ingegnere Carlo Maschietto. Il sodalizio professionale con i Benetton prosegue negli anni, dalla progettazione iniziata nel 1964 della prima fabbrica tessile a Paderno, alla realizzazione negli anni ‘80 di una serie di stabilimenti industriali; i progetti per i Benetton sono ancora oggi considerati come alcuni dei migliori esempi di architettura industriale italiana.
A partire dagli anni ‘70, lo studio si occupa anche di numerosi progetti di recupero e restauro, sia di abitazioni private che di edifici pubblici e storici, tra i quali si ricordano: Villa Fragiacomo a Trieste (1975); Palazzo del Monte a Reggio Emilia (1989); Loggia dei Cavalieri a Treviso (1990); Palazzi Brusati Bonasi a Carpi, Modena (1994-98); Villa Spineda a Venegazzù, Treviso (1999); Mercato Vecchio di Verona (2000); Gallerie dell’Accademia di Venezia (2000); Gallerie delle Prigioni a Treviso (2017-18).

-Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, consultato il 19/04/2020: http://architetturecontemporanee.beniculturali.it/architetture/
-Afra e Tobia Scarpa, R. Masiero (a cura di), Afra e Tobia Scarpa: architetture, Electa, Milano 1996
-Afra e Tobia Scarpa, a cura di R. Masiero e M. Maguolo (a cura di), Afra e Tobia Scarpa architetti, Electa, Milano 2009
-D. Boudinet, T. Scarpa (a cura di), Parere sull'architettura di Afra e Tobia Scarpa, Mondadori, Milano 1985

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