Artisti, artigiani, architetti, produttori

Verona (VR) , 1883 - Roma (RM) , 1974
ingegnere

Nasce a Verona nel 1883 e dopo aver compiuto gli studi classici, nel 1910 si iscrive ai corsi di ingegneria civile e di architettura presso il Politecnico di Torino; ma nel 1914 viene chiamato alle armi e deve sospendere gli studi. Consegue la laurea in ingegneria civile nel 1919, con relatore G. Giovannoni, con cui lavora come assistente del corso di elementi delle fabbriche alla Scuola di applicazione per ingegneri di Roma dal 1920 al 1924. Nel 1922 ottiene il titolo di ingegnere architetto presso la neonata facoltà di architettura di Roma. Dal 1921 al 1943, anno della cessazione delle pubblicazioni, è redattore capo della rivista, diretta da G. Giovannoni e poi da M. Piacentini, Architettura e arti decorative. Inizia l’attività professionale presso l'Istituto per le case popolari (ICP) di Roma. Tra il 1920 e il 1932 èprogettista e direttore dei lavori dell'Ufficio tecnico progetti e costruzioni. I suoi interventi più importanti per conto dell'ICP si svolgono nel periodo compreso tra il 1920 e il 1929, quando collabora alla realizzazione della borgata giardino Garbatella e del quartiere Portuense di Roma (1927-28).
Parallelamente prosegue la carriera universitaria e dal 1938 al 1950 è professore incaricato e in seguito titolare della prima cattedra di urbanistica - che era stata di Piacentini - presso la facoltà di architettura di Roma, della quale sarà successivamente preside dal 1963 al 1968, anno di congedo dall'insegnamento.
Nel corso della sua carriera partecipa soprattutto a concorsi per la definizione di piani regolatori. È del 1932 il concorso per il piano regolatore di Verona, elaborato in collaborazione con T. Brusa, M. Dezzutti, il fratello Pico Marconi, A. Melis, A. Midana; del 1935 quello per il piano di Pistoia, con M. Paniconi e G. Pediconi con i quali partecipa anche al concorso per il piano di Aprilia nel 1936; del 1938 quello di Bologna, con A. Degli Innocenzi, D. Filippone, G. Riccardi, C. Vannoni, M. Zocca, che risulta vincitore. Nel secondo dopoguerra realizza complessi di edifici nell'ambito degli interventi per la ricostruzione. Si segnalano i quartieri di edilizia popolare che fanno parte del piano INA-Casa: primi fra tutti quelli di Valdagno e di Verona, del 1949, e subito dopo quelli di San Lazzaro di Savena alle porte di Bologna e di Forlì, del 1954. A Roma progetta il piano urbanistico del quartiere INA-Casa di Torre Spaccata, realizzato tra il 1958 e il 1962.

A.Capanna, Marconi, Plinio, voce in dizionario Biografico degli italiani, Treccani, vol. 69, 2007.
Alberto Legnani, a cura di Stefano Zironi e Fulvia Branchetta, Sala Bolognese, A. Forni, 1994, pp. 89-91 (foto)
Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della "dotta" lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019, pp. 196-198
G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 172
Bologna. Architettura, città, paesaggio, a cura di Pierluigi Giordani, Giuliano Gresleri, Nicola Marzot, Roma, Mancosu, 2006, pp. 144-146
Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 213
Borgo Panigale. Da villaggio mesolitico a quartiere cittadino, a cura di Manuela Iodice, presentazione di Eugenio Riccomini, Borgo Panigale, CRABP, 1990
Il cardinale Lercaro e la città contemporanea, a cura di Claudia Manenti, Bologna, Editrice Compositori, 2010, p. 30

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.