Artisti, artigiani, architetti, produttori

Milano (MI) , 1920 - Milano (MI) , 2006
architetto/ designer

Ludovico Magistretti nasce a Milano nel 1920. Proviene da una famiglia di architetti da molte generazioni.
Frequenta il liceo classico Parini e poi si iscrive alla Facoltà di Architettura del Regio Politecnico di Milano. Dopo l’8 settembre 1943, durante il servizio di leva, per evitare la deportazione in Germania, si allontana dall’Italia e si trasferisce in Svizzera dove ha modo di seguire alcuni corsi accademici presso il Champ Universitaire Italien di Losanna. Durante quella permanenza incontra Ernesto Nathan Rogers, fondatore dello studio BBPR rifugiato in Svizzera a causa delle leggi razziali.
Nel 1945 torna a Milano si laurea in Architettura presso il Politecnico.
Inizia subito l'attività professionale, insieme all’architetto Paolo Chessa, nello studio del padre. Qui lavorerà per tutta la vita con la collaborazione del geometra Franco Montella.
Negli anni ‘50 progetta e realizza in collaborazione con altri architetti circa 14 interventi per l’INA-Casa. Con Mario Tedeschi partecipa all'impresa collettiva del QT8 con i progetti delle case per i reduci d'Africa e della chiesa di Santa Maria Nascente (1947-55).
Il giovane architetto inizia ad ottenere consensi anche grazie alla realizzazione di due significativi edifici a Milano: la Torre al Parco in via Revere (1953-56, con Franco Longoni) e il palazzo per uffici in corso Europa (1955-57). A questi si aggiungeranno negli anni seguenti altri interventi di particolare rilevanza, tra i quali le torri di piazzale Aquileia (1961-64), la casa Bassetti ad Azzate (1959-62), la casa Cassina a Carimate (1964-65), la casa in via Conservatorio a Milano (1963-66). Nel 1956 è tra i soci fondatori dell'ADI, l'Associazione per il Disegno Industriale, e nello stesso anno fa parte per la prima volta della giuria del Premio Compasso d'Oro.
Negli anni sessanta la particolare attenzione rivolta al tema della casa e dell'abitare monopolizza la sua attività. In tale contesto si inserisce la sua partecipazione nel 1959 al Congresso CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) di Otterlo (Paesi Bassi), dove gli italiani presentarono la torre Velasca dei BBPR la mensa Olivetti di Ignazio Gardella, le case a Matera di Giancarlo De Carlo e la casa Arosio ad Arenzano realizzata l'anno precedente da Magistretti.
Negli anni successivi, l'attività di architetto è sempre più affiancata a quella di designer, con la progettazione di arredi e oggetti rimasti "classici". Si ricordano il Municipio di Cusano Milanino (1966-69), del quartiere Milano-San Felice (1966-69, con Luigi Caccia Dominioni), la casa in piazza San Marco (1969-71) ma anche il premio Compasso d'Oro per la lampada Eclisse (1967), per la lampada Atollo (1977) e per la poltrona Maralunga (1973, premio nel 1979). I riconoscimenti nel campo del design conseguiti da Magistretti sono numerosi; nel campo prettamente architettonico viene nominato membro dell'Accademia di San Luca nel 1967 e designato a membro onorario al Royal College of Art di Londra, dove è anche visiting professor. Ha, inoltre, insegnato alla Domus Academy di Milano e tenuto conferenze e lectures in Europa, Giappone e Stati Uniti. Nel 1986 è stato premiato con la medaglia d'oro dal SIAD (Society of Industrial Artists and Designers).
Tra le opere più recenti si segnalano: la sede della Facoltà di Biologia all'Università Statale di Milano (1978-81, con Francesco Soro), il progetto per una casa d'abitazione in piazzale Dateo (1984 con Francesco Soro), la casa Tanimoto a Tokyo (1985 86), il Centro Cavagnari a Parma (1983 85), il tecnocentro, della Cassa di Risparmio di Bologna (1986-88) e per l'ATM di Milano il Deposito Famagosta (1989 2002).
Nel 2005 riceve il premio speciale “Abitare il tempo”. Sue opere di design sono esposte presso la collezione permanente del MoMA di New York, del Victoria & Albert Museum di Londra, del Die Neue Sammlung di Monaco e presso numerosi altre istituzioni museali in America e in Europa.

Fulvio Irace, Vanni Pasca, Vico Magistretti architetto e designer, Electa, Milano, 1999.
Beppe Finessi, Vico Magistretti, Corraini, Mantova, 2003.
Mario Piazza, Enrico Filippini, Rita Capezzuto, Vico Magistretti, Editoriale Domus, 2006.


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