Artisti, artigiani, architetti, produttori

Venezia (VE) , 1906 - Sendai (J) , 1978
architetto/ designer

Carlo Scarpa nasce a Venezia nel 1906 e dopo due anni la famiglia si trasferisce a Vicenza, per ritornare poi a Venezia in seguito alla morte della madre. Nel 1920 fa domanda per entrare all’Accademia di Belle Arti, ma vi viene ammesso soltanto due anni più tardi. Parallelamente agli studi, lavora per due anni presso lo studio di architettura di Vincenzo Rinaldo. Nel 1926 si diploma in disegno architettonico e diviene assistente del professor Guido Girilli alla facoltà di architettura di Venezia.
Oltre all’attività di insegnamento, Scarpa apre il proprio studio e diviene consulente artistico per la vetreria Cappellin. Agli inizi degli anni ’30 la sua attenzione viene attratta da alcune riviste d’architettura tedesche, in particolare per le opere di Ludwig Mies van der Rohe e Frank LloydWright. Nello stesso periodo è professore presso lo IUAV, inizia una collaborazione che durerà oltre 14 anni, con la vetreria Venini di Murano e si occupa della Ristrutturazione di Ca’ Foscari, la facoltà di economia di Venezia (1936).
Nel 1942 viene incaricato, insieme all’artista Mario DeLuigi, di allestire la Biennale di Venezia, alla quale collaborerà nei successivi trent’anni.
Negli anni ’50 sebbene debba difendersi in tribunale dall’accusa, mossagli dall’Ordine degli Architetti di Venezia, di esercitare la professione senza aver conseguito la relativa laurea e abilitazione, importanti architetti propongono di assegnargli la laurea honoris causa. Ottiene inoltre con Ludovico Quaroni, il Premio Olivetti per l’architettura e, l’anno dopo, Adriano Olivetti gli commissionò un negozio in piazza S. Marco (1957-1958). All’inizio del 1960 realizza l’ampliamento della Gipsoteca Canoviana a Possagno (TV), la ristrutturazione del piano terra e del cortile della Fondazione Querini-Stampalia (VE 1961) e l’allestimento del negozio Gavina a Bologna. Nel 1962 diviene professore ordinario di decorazione e si trasferisce ad Asolo, vicino a Treviso. Nel 1965 a Roma gli viene assegnato il Premio IN-ARCH e la medaglia d’oro per l’arte e la cultura dal Ministero della Pubblica Istruzione per la ristrutturazione del Museo di Castelvecchio (VR).
Due anni più tardi si reca negli Stati Uniti per vedere le opere di Frank Lloyd Wright. In quell’occasione incontra Louis Kahn. Nel 1968, ha l’incarico da parte della vedova Brion, di progettare un complesso funerario a San Vito di Altivole (TV), esteso su un’area di circa 2000 m2 tangente al cimitero preesistente.
La tomba Brion raccoglie forme, materiali, combinazioni compositive, luminose e spaziali che Scarpa usa durante la sua carriera e la cui evocazione assume il significato di un vero e proprio lascito.
Si ricordano alcuni dei suoi più significativi progetti: il teatro Carlo Felice a Genova (1963-73), il Museo nazionale di Messina (1973-76, con Calandra), il deposito librario e foresteria della Fondazione Querini (1973-78), il Museo di S. Caterina a Treviso (1974-75). Durante la sua vita occupa posizioni di prestigio sia come docente che come membro del Centro studi della Triennale di Milano (1957), dell’Accademia delle arti del disegno, Firenze (1967), dell’Accademia Olimpica, Vicenza (1973), di quella di S. Luca, Roma (1975), e della Fondation Pierre Chareau, Parigi (1975).
Carlo Scarpa muore nel 1978 a Sendai, nel corso di un viaggio in Giappone. Secondo le sue ultime volontà, viene sepolto nel cimitero della famiglia Brion a San Vito d’Altivole. Poco prima della sua scomparsa la facoltà di architettura di Venezia gli conferisce il titolo di dottore honoris causa.

DI LIETO, I disegni di Carlo Scarpa per Castelvecchio, Venezia, Regione del veneto, Marsilio, 2006
M. Guccione (a cura di), Carlo Scarpa. Il Monumento alla Partigiana ai Giardini di Castello - Venezia, Roma 2008 (con inventario)
E. Terenzoni (a cura di), I disegni per la Tomba Brion. Inventario, Milano 2006
E. Valente, V. Zanchettin (a cura di), I teatri di Carlo Scarpa. Archivio e ricerca nelle collezioni del MAXXI Architettura, Milano 2010 (con inventario)
S. Los, Carlo Scarpa: guida all’architettura, Arsenale, Venezia 1995
K. W. Forster, P. Marini (a cura di), Studi su Carlo Scarpa 2000-2002, Marsilio, Venezia 2004
A. F Marcianò (a cura di), Carlo Scarpa, Zanichelli, Bologna 1984
V. Zanchettin, Carlo Scarpa. Il complesso monumentale Brion, Venezia 2002
G. Beltramini, K. W. Forster, P. Marini (a cura di), Carlo Scarpa. Mostre e musei 1944-1976. Case e paesaggi 1972-1978, Milano 2000
G. Beltramini, I. Zannier (a cura di), Carlo Scarpa. Atlante delle Architetture, Venezia 2006
A. DI LIETO, I disegni di Carlo Scarpa per Castelvecchio, Venezia, Regione del veneto, Marsilio, 2006
AA.VV., Carlo Scarpa, Frammenti 1926-1978, in “Rassegna”, n. 7, anno III, luglio 1981, numero monografico
F. Dal Co, G. Mazzariol (a cura di), Carlo Scarpa 1906-1978, Milano 1984

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