Artisti, artigiani, architetti, produttori

Bologna (BO) , 1894 - Bologna (BO) , 1958
geometra

Nasce a Bologna nel 1894 e si diploma come geometra nel 1913 presso l’Istituto Pier Crescenzi. Partecipa alla Grande Guerra come addetto alla Direzione del Genio Militare e, in seguito alla prematura morte del padre, inizia ad occuparsi della gestione delle proprietà agricole di famiglia, sperimentando le proprie attitudini di progettista nei disegni di stalle, case per braccianti, stabilimenti per la lavorazione delle carni.
Dal 1919 al 1927 svolge il praticantato presso lo studio dell’ingegnere Romeo Silvi. È fra i pochi diplomati ad usufruire della facoltà di progettare edifici in cemento armato, sino a cinque piani, senza l’avallo di una firma di ingegnere per i calcoli delle strutture. A partire dagli anni Trenta si iscrive all’Ordine degli Architetti di Bologna e aderisce al gruppo interregionale del MIAR, iniziando a conoscere una considerevole fortuna professionale a livello nazionale, senza però abbandonare mai la città natale.
Si ricordano, tra i molti realizzati in questi anni, il progetto per la scuola di avviamento agricolo di Castelfranco Emilia (1931), la casa del Fascio di Borgo Panigale (1930-1933), la casa Appenninica per la V Triennale di Milano, la vittoria al concorso per la sistemazione della fiera di Bologna (progetto elaborato con Piero Bottoni e Mario Pucci, 1933).
Nel 1935 in occasione dell’Esposizione del Geometra a Bologna , dieci suoi edifici sono premiati con “diploma di Medaglia d’oro”.
Dal 1938 al 1940 è membro della Commissione Edilizia del Comune di Bologna e, nell’ambito dei lavori per la definizione del nuovo Piano regolatore della città (1938, insieme a Giordani, Bottoni e Pucci), elabora un progetto per un nuovo quartiere nell’area del Pirotecnico (oggi StaVeCo). Conclusa la Seconda guerra mondiale, nel 1946 viene incaricato dei piani di ricostruzione di Pianoro (BO), in collaborazione con Giuseppe Cenacchi, e di Fusignano. Nel 1947 progetta e realizza gli Stabilimenti Buton in collaborazione con l’ingegnere Giuseppe Borghese.
Nel dopoguerra continua a lavorare per la sua città, realizzando tra le altre opere: il fabbricato tramvie Bologna – Pieve di Cento in via Matteotti, il fabbricato Centralzetti in via Righi, il complesso residenziale Ina Casa di Borgo Panigale (con Guido Cavani, Gian Luigi Giordani, Alfredo Leorati, Francesco Santini, Gildo Scagliarini e Giuseppe Vaccaro), un fabbricato per abitazioni in via San Lorenzo, Palazzo Serra in via Toscana tutti gli edifici del tratto iniziale di via Marconi.

G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Patron, Bologna 1984, pp. 86, 88, 109, 127, 130, 153, 286-287.
G. Gresleri, P. G. Massaretti (a cura di), Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, Marsilio, Venezia 2001, p. 393
M. Bettazzi, Archivio storico. Sezione di architettura e fondi degli architetti moderni, CLUEB, Bologna 2016, pp. 5-54.

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