Reggio Emilia

Biblioteca Scientifica Carlo Livi e Archivio dell'ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro

Orari e Tariffe
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Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Catalogo periodici del fondo antico / Biblioteca scientifica Carlo Livi. - Reggio Emilia : Azienda unita sanitaria locale, [1999]. - II, 54 p. ; 30 cm.

Catalogo dei volumi del fondo antico / Biblioteca scientifica Carlo Livi. - Reggio Emilia : Azienda unità sanitaria locale, [1999]. - II, 60 p. ; 30 cm.

Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. Archivio amministrativo (1811-1979). Inventario / a cura di Lorenza Iannacci. – Reggio Emilia, 2017. Disponibile al link https://www.ausl.re.it/node/202280
Padiglione Morel
Via Giovanni Amendola, 2
Reggio Emilia (RE)
Tel: 0522 335280, 0522 335314
Nata negli anni 70 dell’800 come biblioteca dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro, la Biblioteca Scientifica Carlo Livi è oggi una biblioteca - corrente e storica - specializzata nelle discipline della mente. Il patrimonio librario conta oltre 18.000 volumi, antichi e moderni; le principali aree di interesse sono: psichiatria, psicologia, neuroscienze, pedagogia, dipendenze patologiche, scienze sociali. La biblioteca è abbonata a circa 130 periodici scientifici, italiani e stranieri; di molti è attivo anche l’accesso online. Il fondo storico conta oltre 700 periodici cessati, molti reperibili solo presso la Livi e quasi 300 buste di estratti.

Nel 2013 la biblioteca ha acquisito un ricco fondo di oltre 400 film sul tema del disagio mentale: parte di questi sono ammessi al prestito, altri sono visionabili in sede.

La biblioteca fa parte del Sistema bibliotecario nazionale e dispone di un catalogo informatizzato per i volumi e per i periodici. Nel salone sono disponibili due pc per il collegamento a internet, oltre al collegamento wi-fi, attivo anche nel cortile esterno (accessibile nei mesi estivi).

Il patrimonio archivistico del San Lazzaro è di importanza assoluta nel panorama italiano, poiché conserva una ricca testimonianza di ogni aspetto della vita e della gestione dell'ex Ospedale Psichiatrico S. Lazzaro. La serie principale è costituita dalle cartelle cliniche, di cui si può seguire l’evoluzione a partire dai primi esempi del XIX secolo. L’archivio ha aderito al progetto Mibact “Carte da legare”: http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=2

La documentazione amministrativa consente invece di studiare il funzionamento dell’Ospedale Psichiatrico, poiché conserva i documenti relativi all’economato, alla Direzione, al patrimonio edilizio ecc. Un primo intervento sull’archivio del San Lazzaro è stato promosso negli anni '80 dall'Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha finanziato alcuni interventi nell'archivio del San Lazzaro, affidati a M. Bertani, E. Dazzi, V. Pezzi, che hanno consentito la redazione di un elenco di consistenza della documentazione esistente. In seguito, a partire dal 2014 Sovrintendenza archivistica dell'Emilia Romagna ha promosso e finanziato un riordino con schedatura dell'archivio amministrativo. Il lavoro, affidato alla dr.ssa Lorenza Iannacci, è terminato nel 2017 con la redazione degli inventari 1811-1979.

É presente anche un ricco fondo fotografico, costituito da oltre 1500 fotografie, organizzate in album tematici. I nuclei principali riguardano i ritratti dei pazienti (la fotografia psichiatrica venne introdotta precocemente dal direttore Augusto Tamburini a fine ‘800), le immagini degli edifici del San Lazzaro, le scene della vita comune e le attività lavorative.

Completa il patrimonio un ricchissimo fondo di oltre 28.000 opere (disegni, tele e terrecotte) prodotte dagli ex ricoverati del San Lazzaro. La prima scuola di disegno fu aperta al San Lazzaro dal direttore Augusto Tamburini, dedicata soprattutto ai malati di condizione agiata, che non venivano impiegati nelle attività lavorative manuali. La sezione più antica comprende soprattutto disegni, ma la produzione di opere si intensifica soprattutto negli anni ’70 del ‘900, con i moderni atelier in cui vengono prodotte anche tele e terrecotte. Una selezione delle opere è esposta presso il Museo di storia della psichiatria; è in corso la catalogazione dell’intero fondo, conservato presso la biblioteca.

Vasta è anche la produzione dei bambini ricoverati nella colonia-scuola Antonio Marro, dove prese vita l'Ars Canusina®: un particolare tipo di artigianato artistico (su stoffa, ceramica, legno, cuoio...) ispirato ai motivi dell'arte romanica medio-padana.




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