Fiscaglia

Teatro Comunale Severi

Elementi caratterizzanti
Dati tecnici
pianta rettangolare
130 posti
2006-2012
fonti archivistiche
Via Ludovico Ariosto, 57
loc. Migliaro
Fiscaglia (FE)

La bella facciata del Teatro Severi, che il recente restauro ha completamente recuperato, insieme agli interni, ripropone gli stilemi propri del liberty e al tempo stesso dell’edilizia teatrale minore di primo ‘900.
La dispersione della documentazione relativa alle pratiche edilizie storiche avvenuta negli anni Sessanta del secolo scorso rende purtroppo impossibile reperire i dati certi dell’anno di fondazione del teatro. I soli dati disponibili sono rilevabili dalla documentazione cartografica a disposizione e dall’avvicendamento delle proprietà a livello catastale. Il lotto su cui sorge il Severi risulta edificato fin dal 1780 ma con un edificio di proporzioni più contenute, ancora presente nella pianta catastale del 1885 e la facciata, assimilabile a quella di una civile abitazione, è rilevabile in una cartolina di inizio ‘900 che propone la veduta della via Ariosto a Migliaro. Intestato a Luigi Motta, questo edificio è successivamente destinato a circolo ricreativo.
I dati raccolti nella relazione storica propedeutica al progetto dell’intervento di recupero, inducono a ritenere che l’edificazione del Severi- e relativa facciata - abbia avuto luogo negli anni Dieci del 1900. La denominazione Severi si deve alla famiglia proprietaria dell’edificio dagli anni tra le due guerre fino agli anni Ottanta del ‘900 quando l’immobile è stato acquisito dal Comune. Durante la gestione privata ha funzionato soprattutto come cinema e sala da ballo. Viene ricostruito dagli stessi Severi nel 1957 dopo che un incendio ne ha gravemente danneggiato gli interni.
Dell’edificio originale e relativi mutamenti, resta la facciata che proprio per la presenza di specifici elementi decorativi avvalora l’ipotesi che sia stata realizzata per segnalare la funzione teatrale della sala.
A piano terra si presentano tre identici portoni con pregevoli battenti in legno, al primo piano la balconata, sorretta da decorativi mensoloni e con elegante balaustra, occupa quasi per intero il prospetto. Vi si affacciano tre aperture con cornice ad arco ribassato e decorative foglie d’acanto al centro. Ai due lati del prospetto vi sono pilastri con base e fusto liscio che superano i due piani, completati da capitello composito con foglie d’acanto e volute. La sovrastante trabeazione ha un doppio registro, l’architrave presenta una decorazione a bassorilievo con motivi vegetali e due figure alate al centro (fenici?) e teste femminili alle estremità. Il sovrastante fregio alterna triglifi e metope con motivi geometrici, mentre il motivo della lira è posto ai due estremi, evidente richiamo al dio Apollo. La cimasa posta a coronamento comprende elementi decorativi sia geometrici che vegetali.
L’intervento di recupero e rifunzionalizzazione del contenitore è stato progettato da ‘bc studio di Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini’ e realizzato tra il 2006 e il 2012. Il Severi funziona soprattutto come sala civica per riunioni conferenze. (Lidia Bortolotti)



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