Tresignana

Teatro Comunale '900

Dati tecnici
pianta rettangolare con galleria
348 posti
2009-2010/2015-2016
Pubblicazioni e Cataloghi
S. Muroni, Tresigallo, città di fondazione. Edmondo Rossoni e la storia di un sogno, Bologna 2015.
M. Merlanti, Storia del Teatro ‘900 di Tresigallo, [Tresigallo] 2016.
Viale Roma, 63
loc. Tresigallo
Tresignana (FE)

opera di inaugurazione:
Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini
Fondazione: XX (1900-1999)
A Tresigallo è documentata l’esistenza di un teatro all’inizio del Novecento, dapprima denominato Teatro Denti diviene successivamente il Teatro Tampieri.
Anche la realizzazione di un nuovo teatro rientra nel programma di ricostruzione di questo antico centro del territorio ferrarese, fulcro delle attività di bonifica avviate dagli Estensi nel ‘500. Si deve a Edmondo Rossoni nativo di Tresigallo, sindacalista, rivoluzionario, giornalista e infine Ministro dell’Agricoltura dal 1935 al 1939, la rifondazione del paese. Rossoni in collaborazione con l’ingegner Carlo Frighi, anch’esso di Tresigallo, progetta e realizza il radicale mutamento del paese. In pochi anni sono costruite strade, piazze, grandi infrastrutture, centri sportivi ed educativi, sanitari e industriali secondo una precisa logica urbanistica e simbolico – formale razionalista, in cui vengono applicate le teorie di scuola tedesca sulla progettazione democratica della Città Nuova.
Il teatro è stato inaugurato il 13 dicembre 1936 con la messa in scena dell’opera lirica Il barbiere di Siviglia. Nel manifesto della serata inaugurale è indicato come “Teatro delle Corporazioni”. Successivamente gli spettacoli lirici e di prosa si alternano alle proiezioni cinematografiche.
Teatro ‘900 è una denominazione recente, in origine era denominato Teatro Nuovo o Teatro Cooperativo. La sua realizzazione si compie ad opera della Società Immobiliare Operaia (SIO) formata dagli operai del vecchio ‘sindacato’ i quali vi lavorano nel tempo libero e che, onde evitare la nazionalizzazione del teatro da parte del regime fascista, su suggerimento dello stesso ministro Rossoni, si trasforma in Società Cooperativa Operaia sotto l’egida delle Corporazioni fasciste. Nel 1949 la SIO diventa Cooperativa Arte e Cultura Popolare rimanendo proprietaria del teatro fino all’acquisizione dell’immobile da parte del Comune nel 2004.
La sala è molto semplice e priva di decorazioni, consta di una sala rettangolare con galleria, anche l’esterno non presenta particolarità architettoniche di rilievo. Tra il 2009 e il 2010 il teatro è stato oggetto di vari interventi di restauro e adeguamento normativo al fine di renderlo fruibile ai cittadini. Con successivi restauri conclusi nel 2016 è stata riaperta la galleria, aumentando in tal modo la capienza della sala.
Per un certo periodo l’edificio ha ospitato anche la Biblioteca Comunale, attualmente negli spazi del primo piano ha sede l’Associazione Musicale Scuola di Musica Banda Filarmonica, quest’ultima è tra le più antiche d’Italia essendo stata fondata nel 1854.
(Lidia Bortolotti)




Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.