Museo Storico "Dante Foschi"
Via Piero Maroncelli, 3 (c/o Palazzo del Mutilato)
Forlì (FC)
produzione italiana (?)
fascia

tela,
filo di cotone
mm 40 (la) 785 (lu)
sec. XX (1915 - 1943)
Sottile striscia di tela di cotone nero, su cui è ricamata con del filo giallo la scritta identificativa del corpo di appartenenza, posta tra due stelle a cinque punte.

Fascia da berretto o cappello del III Treno Armato della Regia Marina italiana. I treni armati vennero impiegati sia durante la prima che la seconda guerra mondiale, con funzione soprattutto di difesa costiera e dei porti.
Si trattava di convogli, serviti da personale della Regia Marina alle armi e da personale militarizzato delle Ferrovie dello Stato alla manovra, che erano costituiti da due treni: uno logistico, rappresentato dalle carrozze per gli alloggi degli militari e dai carri cucina, officina e deposito; l’altro operativo e armato, costituito dal carro comando, seguito da quelli equipaggiati con cannoni navali di piccolo e medio calibro. Durante la Grande Guerra dodici convogli di treni armati furono utilizzati sulla linea ferroviaria adriatica, assicurando la difesa mobile della costa tra Ravenna e Bari: a ogni convoglio era affidato un settore di copertura di circa 60 km di litorale.
Dati i buoni risultati del servizio però nel primo dopoguerra l'organizzazione dei treni armati fu ulteriormente potenziata: si arrivò infatti a costituire quattordici convogli, estendendo il loro controllo a tutte le linee ferroviarie costiere d’Italia. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, i treni vennero dislocati sulle direttrici di un probabile attacco dalla Francia: vennero quindi costituiti due gruppi di difesa mobile, definiti “Marimobil”, uno con comando a Genova e base logistica a La Spezia, l’altro con comando a Palermo e base logistica a Taranto; entrambi i gruppi vennero sciolti nel 1943 in seguito agli eventi bellici.