Museo Storico "Dante Foschi"
Via Piero Maroncelli, 3 (c/o Palazzo del Mutilato)
Forlì (FC)
Barre Desiré Albert
1818/ 1878
medaglia
Medaglia commemorativa francese della Campagna d'Italia del 1859

argento/ coniazione,
seta
mm 31 (d)
lunghezza con ganci 48,
lunghezza con nastro 90//larghezza nastro 35
sec. XIX
Medaglia in argento che mostra al diritto, entro spessa corona d'alloro fruttato, la testa di Napoleone III, coronata di alloro, colta di profilo e rivolta verso sinistra; nel giro l'epigrafe celebrativa, mentre sotto il taglio del collo la firma dell'autore. Sul rovescio, entro la medesima corona d'alloro, sono riportate al centro l'epigrafe con l'elenco di sei città e nel giro l'intestazione della medaglia; in basso al centro, sopra la data, è visibile il marchio del medaglista. La medaglia è accompagnata dal relativo nastro di seta di colore rosso con sottili filettature bianche,





Medaglia commemorativa francese della Campagna d'Italia del 1859. Istituita direttamente sul campo di guerra italiano da Napoleone III l'11 agosto 1859, essa fu assegnata a tutti quegli ufficiali e soldati di truppa che avessero preso parte attivamente tra il 1 maggio e il 12 luglio 1859 ai combattimenti della Campagna d’Italia (o Seconda Guerra d’Indipendenza italiana), le cui tappe principali erano indicate dalle località riportate sul rovescio della medaglia: Montebello (20 maggio), Palestro (30-31 maggio), Turbigo (3 giugno), Magenta (4 giugno), Melegnano (Marignan, 8 giugno) e Solferino (24 giugno). In tale elenco non compariva la sanguinosa battaglia di San Martino in quanto essa fu combattuta esclusivamente dall'esercito Sardo. Creata inizialmente per decorare solo i militari francesi, con disposizione del 30 giugno 1859 l'onorificenza venne estesa anche a quelli dell’armata Sarda.
Oltre al modello “d’ordinanza”, come quello in esame, ne esisteva una variante, detta "delle cento guardie" (ossia la scorta personale dell'Imperatore Napoleone III), in cui la medaglia era sovrastata da una corona imperiale traforata con 8 aquile e portante un globo con croce. La medaglia oggetto della scheda, completa del nastro originale, riporta al diritto la firma e al rovescio il marchio (ancora) del medaglista Albert Désiré Barre, ma si conservano anche esemplari su cui sono apposte le sigle di altri famosi incisori dell’epoca: Farochon, Falot, Johnson, Sacristan.