Museo Ferruccio Lamborghini
S.P. Galliera, 319
Argelato

Sito web
Per onorare i 50 anni dalla fondazione del Marchio Lamborghini Automobili, il figlio di Ferruccio, Tonino, ha dato vita al Ferruccio Lamborghini Museo a Funo di Argelato dove ha triovato definitiva e ampia collocazione il museo polifunzionale che nel 1995 era nato a Dosso. All'interno della "Motorvalley" emiliana la sede espositiva è situata nell'ex stabilimento "Lamborghini Oleodinamica". Dedicato al genio meccanico di Ferruccio Lamborghini, al design industriale del suo periodo e a quello del figlio Tonino.
All'interno del Museo è stato ricreato l'ufficio, in autentico stile anni '50, che Ferruccio aveva nell'ambiente di lavoro alla Lamborghini Trattori, inoltre vi sono tutti i prodotti realizzati dalle industrie Lamborghini, oggetti personali del grande industriale centese e i suoi numerosi riconoscimenti. Nel Museo sono esposti dal primo trattore 'Carioca' ai prototipi di 350GTV e 400GT; dalla MiuraSV all'avveniristica Countach di Ferruccio; dagli esemplari di Jarama, Urraco ed Espada ai prototipi di Jalpa; dall'offshore Fast 45 Diablo Classe 1 di 13,5 metri con motori Lamborghini 11 volte campioni del mondo all'unico esemplare rimasto di elicottero Lamborghini.
Le auto, possedute e prodotte, costituiscono il nucleo maggiore del museo. Tra quelle a lui appartenute, vi sono l'Alfa Romeo 1900 Super Sprint, le Ferrari 250 coupé e GTE e Maserati 3500 GT. La prima automobile da lui prodotta è la Lamborghini 350 GTV, subito variata in GT, ma sarà con la Miura che raggiungerà l'apice del successo nel 1966. La scelta di Bertone come carrozziere fu determinata anche dal fatto che l'azienda di Grugliasco non aveva rapporti di collaborazione con Ferrari e Maserati, i principali concorrenti di Lamborghini, ma soprattutto dal fallimento alla fine del 1966 della carrozzeria Touring, che aveva disegnato le precedenti 350 e 400 GT. La nuova auto fu disegnata in soli 4 mesi dal giovane stilista Marcello Gandini. Nel 1967 nasceva la Marzal, sempre disegnata da Gandini, ispirata alla forma dell'esagono, e quasi contemporaneamente è disegnata da Mario Marazzi la Islero; mentre dal 1968 viene prodotta la Espada, sempre su disegno di Gandini, autore anche delle successive Urraco, Jarama e Countach.


Artisti:
Ferruccio Lamborghini
Tonino Lamborghini
Enzo Atti
Corrado Menini
Carlo Riva
Orazio Satta Puliga, Sergio Scaglietti, Pininfarina, Alfredo Vignale
Franco Scaglione
Touring
Gian Paolo Dallara
Marcello Gandini per Bertone
Mario Marazzi
Paolo Stanzani