Galleria Marca Corona
Via Emilia Romagna, 7
Sassuolo

Sito web
Nel Novecento la “Ditta Carlo Rubbiani” è trasformata in “Società Anonima Ceramica di Sassuolo”, nel 1935 in “Società Anonima Ceramiche Marca Corona” ed infine in Ceramiche Marca Corona S.p.A. che ha continuato negli anni a raccogliere e catalogare gli oggetti ceramici del proprio passato industriale. La raccolta documenta l’evoluzione della fabbrica sassolese dal 1741 a oggi, nella produzione di stoviglie, oggetti di arredo, alle targhe per la toponomastica e la numerazione stradale, sino alle piastrelle decorate per pavimenti, precorritrici della produzione industriale. La raccolta è articolata temporalmente, nelle sezioni che testimoniano i passaggi dalla Società di Gio.Andrea Ferrari e Compagni alla Manifattura Dallari, la produzione del conte Gio.Francesco Ferrari Moreni, la Ceramica della Fabbrica, e poi Ditta, Carlo Rubbiani, sino ad arrivare all’attuale Marca Corona, dal 1982 parte del Gruppo Concorde posizionandosi sulle fasce più alte del mercato con mosaici, rivestimenti e pavimenti distribuiti in tutto il mondo.
La Galleria, progettata dallo studio Progettisti Associati, è uno spazio concepito come un vero e proprio museo multimediale dove è possibile ammirare gli oggetti della preziosa raccolta di ceramiche collocandoli nel loro contesto storico e culturale grazie a un'esaustiva documentazione video, fotografica, testuale e interattivaa cura dello studio Ennezerotre di Milano .
La Galleria trova le proprie origini nel “Museo della Fabbrica Rubbiani”, allestito nell’ottocento nel fabbricato residenziale adiacente all’impianto di Contrada del Borgo. Sin dalla sua prima fondazione la raccolta si presentava come un’esposizione di pregiati oggetti di ceramica sassolese, arricchita con pezzi faentini e di altre aree italiane a vocazione ceramica, come Casteldurante, Castelli, Pesaro, Savona, Carpi e Modena. Una successione storica di stili, dove protagonista era comunque la vecchia “Fabbrica della Majolica” di Sassuolo.
Dal 1847 All'antica e tradizionale produzione di vasellame, di scodellerie, di oggetti di arredo più svariati, si affianca per la prima volta la produzione delle antenate delle odierne piastrelle per rivestimenti, cioè le “quadrelle” o “pianelle” di argilla. Queste ultime, dapprima pressate e macinate a secco, vengono successivamente smaltate e preziosamente decorate. Inizia la promozione di questi nuovi prodotti sassolesi nelle mostre campionarie internazionali, da Parigi a Vienna a Londra. Sebbene le due ditte guidate dai fratelli Rubbiani non cessino mai di produrre anche oggetti della tradizione ceramica precedente, è documentato il vero nuovo interesse per questi nuovi prodotti e gli sforzi per migliorare sempre di più le loro qualità tecnologiche e artistiche. I rivestimenti di quadrelle miravano in un primo momento ad arricchire ed abbellire le abitazioni borghesi col loro decoro artistico, nonché l'arredo urbano, le targhe delle vie cittadine i rivestimenti di cappelle monumentali, camini e molto altro ancora. Recentemente è stato individuato il pennello liberty di Carlo Casaltoli per un rivestimento.
Altra importante produzione è quella delle piastrelle a secco che si rifanno a vari modelli, dopo i decori neorinascimentali e floreali di fine Ottocento, nel Novecento imitano le lacche e le forme geometrizzanti del deco', i temi neoralisti e di propaganda bellica, la ritrattistica familiare e soggetti sacri.
Il connubio tra moda e ceramica ha una forte influena sul modo di ripensare il rivestimento ceramico. Si scoprono nuovi linguaggi e funzioni, in particolare la collaborazione tra Marca Corona e la Maison Ungaro nasce nel 1988 e si conclude nel 1994. Nel corso della collaborazione sono state prodotte 16 serie da rivestimento che, disegnate dalla Maison, erano poi riprodotte su ceramica dall'azienda.


DESIGN MUSEOGRAFICO: Realizzato da Progettisti Associati Sassuolo (allestimento e architetture) e Studio N03! Milano (museo multimediale) nel 2010.
Costruzione ex novo dello spazio espositivo della collezione storica aziendale di ceramiche con ricostruzione visiva semplice ma di rigore filologico del patrimonio e allestimento del museo multimediale con documentazione video, fotografica, testuale su contesto storico culturale degli oggetti e anche interattiva, come nel lungo tavolo che accoglie un nastro di immagini in movimento sul ciclo produttivo attuale. (S.Ferrari, IBC, 2016)


Artisti:
Carlo Casaltoli
Carlo Rubbiani
Emanuel Ungaro