MEB - Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica, 1/5
Bologna (BO)
Luzzati Emanuele
1921/ 2007
dipinto

tavola/ tecnica mista
cm 90 (la) 170 (a)
sec. XX (1988 - 1988)
n. 23
Rosh haShana (in ebraico letteralmente "capo dell'anno") e segna l'inizio dell'anno ebraico basato su calendario lunisolare e cade tra il tardo settembre e il primo ottobre. Gli altri due capodanni sono quello di Tu BiShvat, il capodanno degli alberi che richiama all'anno agricolo, mentre il terzo è quello di Pesach, considerato come il capodanno religioso. Durante la festività del Rosh haShana per due giorni ci si reca in sinagoga dove i rabbini indossando la loro veste bianca (Kitel) dall'alto dei pulpiti (tevà) leggono la Torà e suonano lo shofar, un corno di montone.

L'opera fa parte di sette tavole, di grandi dimensioni, che raffigurano e raccontano alcuni aspetti della vita ebraica - il matrimonio, il rabbino, la scuola, il cimitero - e alcune delle principali festività che ricorrono nell'anno ebraico, scandito dal calendario lunare: il Seder di Pesach, Sukkoth, Rosh-ha Shana. Tale ciclo di opere venne commissionato dall'Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia- Romagna le commissionò appositamente all'artista in occasione della grande esposizione "Arte e cultura ebraiche in Emilia Romagna" (Ferrara, 1988), e conservate fino al loro trasferimento al Museo Ebraico di Bologna, nel 1999.
Nella sua lunga carriera di scenografo e illustratore, Emanuele Luzzati ha firmato oltre quattrocento lavori per il teatro di prosa, l'opera lirica, il balletto, ma la sua opera è legata anche ai temi dell'ebraismo, tanto che nella sua multiforme produzione ha saputo trasfondere la sua radice culturale ebraica dall'illustrazione libraria, ai manifesti, al teatro, alle ceramiche. In tal contesto, queste opere costituiscono un unicum per i temi trattati e una sorta di viaggio nel mondo ebraico.