via della Grada
Bologna (BO)
Data di costruzione / dismissione: 1681 - 1940
Lo stabilimento sorse nel 1681 per iniziativa di un privato, Giambattista Mengarelli, che ottenne l’autorizzazione a costruire una pellacaneria (conceria) a cavallo del canale di Reno, e a utilizzare le acque pubbliche per farla funzionare, con la prescrizione di contrassegnare le pelli in modo che fosse sempre riconoscibile la lavorazione bolognese delle stesse. Dopo il fallimento dell’artigiano l’impianto divenne di proprietà del Cardinale Pompeo Aldrovandi. Il Cardinale appianò i debiti del Mengarelli e, alla sua morte, ne lasciò erede il Capitolo di S. Petronio che ne divenne pieno proprietario nel 1775. Alla fine del secolo l'opificio passò al Corpo degli Interessati del Canale di Reno, oggi Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno. Nel 1899 l'Istituto Ortopedico Rizzoli chiese il diritto allo sfruttamento dell'energia idraulica per alimentare la prima sala a raggi x. Dopo la fine dell'attività, nel 1926, le turbine furono smantellate. Per qualche tempo i locali al terzo piano vennero dati in uso alla ditta Maccaferri, che appose sulla facciata su via della Grada la scritta che pubblicizzava l'azienda, tuttora visibile. Nel dopoguerra l'intero edificio fu adibito a alloggio per indigenti; per qualche tempo il piano terra ospitò i vigili urbani. Il Consorzio ha intrapreso nel 1995 il recupero del fabbricato. A tutt'oggi solo la ristrutturazione statica è completata, mentre il restauro conservativo è limitato alla parte che ospita gli uffici, l'archivio e la casa di guardia del regolatore del Canale. Il piano terra, dove si trova la grande ruota idraulica, è stato oggetto di ristrutturazione nel corso del 2018 e verrà trasformato a breve in un centro didattico-documentale, l'Opificio delle Acque.