Biblioteca Comunale Manfrediana
Via Manfredi, 14
Faenza (RA)
Liverani Romolo
1809/ 1872

carta/ penna/ acquarello
cm. 28 (a) 41 (l)
sec. XIX (1823 - 1842)
n. 219511 Album 7 (grande) - tav. 76
Il singolare universo del Liverani scenografo è costruito con immagini di scena urbana, piazze in primo luogo, poi vie, vicoli, porte e mura; ma anche di scene extraurbane. Così la piazza spesso esalta la propria nobiltà nella tipologia del genere illustre di piazza teatrale.
I due loggiati sono raffigurati nella loro forma settecentesca: infatti vennero ricostruiti, quello davanti al palazzo Comunale nel 1859 dall'ing. Bosi, e quello del palazzo del Podestà nel 1873-75 dall'ing. Achille Ubaldini.
Quest'ultimo era stato costruito nel 1759 su disegno di G. Campidori ed era chiamato “del teatro”, in quanto il salone dell'antico palazzo del Podestà era stato trasformato a tale uso dell'Accademia dei Remoti. A sinistra l'ala sud di palazzo Laderchi, prospicente la piazza, ala costruita dal conte Lodovico tra il 1783 e il 1786 (per adibirla a circolo detto “Botteghino dei Nobili”) sul luogo di alcune botteghe e della chiesa di S. Biagio. La chiesa, anticamente S. Maria Guidonis, era posta esattamente all'angolo tra corso di porta Ravegnana e via degli Angioli (attuale via XX Settembre).
Attorno al Pubblico Fonte è ancora visibile la cancellata, che fu tolta nel 1897.

La prima carta dell'album originale, che conteneva il disegno, reca il seguente testo manoscritto autografo: "Vol. 1. Raccolta di n. 270 vedute della Città di Faenza, Subborghi ed alcune Villeggiature appartenenti a detta Città. Queste vedute furono incominciate sin dal anno 1823 è [sic] in più volte seguite è lasciate, avendole fatte sempre in quel tempo che rimanevano d'agio ho di spasso. Sono, dette vedute, state poste a termine la mattina del 14 settembre 1842, giorno fatale per la memorabile piena delle acque condotte nel fiume, di modoche era la fiumana superiore alle archate da 3 Metri e per due ore il ponte stesso chiuso, poi non potendo più regere allo urto del acqua, sulle 10 e 3/4 della mattina cadde, rovinado [sic] la pilla dalla parte della città, poscia per consenso mancando lapoggio del Arco di Mezzo la Torre che sorregevasi sul altra pila tardò un quattro minuti e rovinò anch'essa ed ebbe morte e tomba in un punto stesso e la stessa mattina io acquerelando la penultima veduta di questa raccolta. Romolo Pittore negli anni 33 di mia vita." Tale album, però, durante l'ultimo restauro, ha subito il distacco della coperta e della legatura, ed ora i disegni sono conservati sciolti in una scatola, indicata come album n. 7.