Biblioteca Comunale Manfrediana
Via Manfredi, 14
Faenza (RA)
Liverani Romolo
1809/ 1872

carta/ penna/ acquarello
cm. 21 (a) 28 (l)
sec. XIX (1823 - 1842)
n. 219504 Album 7 - tav. 69
Il ponte medievale a tre archi, che aveva sostituito in epoca imprecisata l'antico ponte romano sul fiume Lamone, era caratterizzato da due torri merlate: l'una posta sulla riva sinistra fungeva da porta della città, l'altra collocata sulla pila tra l'arco centrale e quello sulla sponda verso il Borgo d'Urbecco. Il complesso può farsi risalire ai secoli XIII e XIV e aveva subito vari restauri ed interventi. L'ultimo era stato quello del 1777 di G. Pistocchi che, oltre al selciato, aveva rifatto completamente i parapetti, delimitati alle testate, da larghe basi ovali. Negli anni immediatamente seguenti i tetti, che erano posti sopra i merli delle torri, furono rifatti al di sotto degli stessi. I numerosi disegni di Romolo Liverani, che l'ha ripreso da svariati punti di vista, ce ne hanno tramandato l'immagine fedele ed esauriente. Una straordinaria piena, avvenuta il 14 settembre 1842, provocò la caduta della torre verso il borgo e di due arcate verso la città.

La prima carta dell'album originale, che conteneva il disegno, reca il seguente testo manoscritto autografo: "Vol. 1. Raccolta di n. 270 vedute della Città di Faenza, Subborghi ed alcune Villeggiature appartenenti a detta Città. Queste vedute furono incominciate sin dal anno 1823 è [sic] in più volte seguite è lasciate, avendole fatte sempre in quel tempo che rimanevano d'agio ho di spasso. Sono, dette vedute, state poste a termine la mattina del 14 settembre 1842, giorno fatale per la memorabile piena delle acque condotte nel fiume, di modoche era la fiumana superiore alle archate da 3 Metri e per due ore il ponte stesso chiuso, poi non potendo più regere allo urto del acqua, sulle 10 e 3/4 della mattina cadde, rovinado [sic] la pilla dalla parte della città, poscia per consenso mancando lapoggio del Arco di Mezzo la Torre che sorregevasi sul altra pila tardò un quattro minuti e rovinò anch'essa ed ebbe morte e tomba in un punto stesso e la stessa mattina io acquerelando la penultima veduta di questa raccolta. Romolo Pittore negli anni 33 di mia vita." Tale album, però, durante l'ultimo restauro, ha subito il distacco della coperta e della legatura, ed ora i disegni sono conservati sciolti in una scatola, indicata come album n. 7. L'iscrizione sul verso si riferisce al disegno successivo all'interno dell'album originario, mentre l'iscrizione relativa a questo disegno è: Veduta del Ponte di Faenza sul Lamone.