Musei Palazzo dei Pio: Museo Monumento al Deportato
Piazza dei Martiri, 68
Carpi (MO)
Longoni Alberto
1921/ 1991

carta/ pastello/ tempera
cm. 48,5 (a) 41 (l)
sec. XX (1945 - 1991)
n. M.D. 451
Sullo sfondo completamente nero, si staglia la sagoma di un soldato rappresentato di fronte, in piedi. La testa è sproporzionata rispetto al corpo ed è molto più grande, così come l'elmetto che indossa. Esso infatti copre addirittura le parti superiori delle due sagome al suo fianco, che risultano irriconoscibili. Le figure sono nere al loro interno, individuate soltanto dal contorno colorato: quello del soldato è dato dal pastello verde, mentre quello delle persone a lato dal pastello rosa.

Il colore dello sfondo riprende lo stato d'animo del soldato, la cui sagoma non è riempita con il colore, ma con il nero dello sfondo stesso. Il disegno riproduce anche la solitudine del soldato, poichè le persone rappresentate non sono affatto riconoscibili e pare non abbiano la minima importanza. Longoni realizza tutto ciò con un forte astrattismo e con un sapiente uso del colore e delle diverse tecniche utilizzate.
Arruolato in marina nel 1940, Alberto Longoni fu inviato a Creta dove tre anni più tardi cadde prigioniero dei tedeschi e portato in un campo di concentramento in Germania, dove incontrò la moglie polacca Lidia Josepyszyn, con la quale tornò a Milano alla fine della guerra, nel 1945.