carta/ pastello/ tempera
sec. XX (1945 - 1991)
Il colore dello sfondo riprende lo stato d'animo del soldato, la cui sagoma non è riempita con il colore, ma con il nero dello sfondo stesso. Il disegno riproduce anche la solitudine del soldato, poichè le persone rappresentate non sono affatto riconoscibili e pare non abbiano la minima importanza. Longoni realizza tutto ciò con un forte astrattismo e con un sapiente uso del colore e delle diverse tecniche utilizzate.
Arruolato in marina nel 1940, Alberto Longoni fu inviato a Creta dove tre anni più tardi cadde prigioniero dei tedeschi e portato in un campo di concentramento in Germania, dove incontrò la moglie polacca Lidia Josepyszyn, con la quale tornò a Milano alla fine della guerra, nel 1945.