Collezione Alfredo Brandolini
Aves
Charadriiformes
Laridae
cm 25 (a) 11,5 (la) 39,5 (lu)
n. 89
« È presente da metà luglio ai primi di maggio, sempre abbondante da settembre ad aprile. Il 13 settembre 1938 ho assistito alla foce del Reno all'arrivo contemporaneo di oltre tremila Gabbiani venuti a dissetarsi. Durante l'inverno, quando capitano forti burrasche di mare, il Gabbiano si trasferisce nelle praterie a caccia in cerca di arvicole, lombrichi, lumache ecc.. Non mi risulta che nidifichi nelle nostre paludi. »
È noto che il Gabbiano, o perchè c'è mare grosso o perchè attirato dal cibo, soggiorna benissimo anche sulla terra ferma: è onnivoro ed anche da noi, come avviene altrove, seguirebbe i trattori che aprono i solchi in attesa di qualche facile boccone; se ciò non avviene, l'unica causa è l'uomo che lo perseguita sempre. In quanto al nome romagnolo "Cuchèl" è curioso notare come Francesco Ginanni nella "Storia delle pinete ravennati" scrive: "Gabbiano detto Cuccale".
cit. 'Gli ucelli del museo Brandolini' - Azelio Ortali - pag.52