Musei Palazzo dei Pio: Museo Monumento al Deportato
Piazza dei Martiri, 68
Carpi (MO)
Cavallari Alberto
1924/ 2016

carta da pacco/ acquerello
cm. 54 (a) 44 (l)
sec. XX (1943 - 1943)
n. M.D. 204
Busto nudo di un ragazzo polacco gracile e magro: forte è la sproporzione tra le spalle strette e la scatola cranica ed estremamente marcate sono le costole. Il volto del ragazzo è di profilo, quindi non ben visibile, e in testa ha una cuffietta. Alle sue spalle, troneggia una porta chiusa protetta da filo spinato sul cui architrave è appeso un cartello con il numero 5. Con pochi e sapienti tratti, semplici e scarni, l'autore è riuscito a rendere la complessità dell'immagine. Al pallore della pelle del prigioniero si contrappone il nero della porta e il grigio della parete dietro di lui.

Alberto Cavallari eseguì questo disegno durante la sua prigionia nel campo di Neubrandemburg. In cambio di ritratti agli ufficiali e ai loro familiari, ottenne infatti alcuni pezzi di carta da pacco, dell'inchiostro e qualche penna rudimentale o matita con cui registrò in presa diretta le situazioni di violenza e morte che condivise con i prigionieri dei campi. Si tratta di immagini vive, di cronaca, prive di ogni dimensione consolatoria, in cui l'annullamento della personalità è rappresentato da corpi scheletrici e segni inquieti e dolorosi. Da questa esperienza, Cavallari cominciò a disegnare e, quindi, il suo percorso di artista. In questo disegno, un ragazzo polacco si spoglia per fare il bagno.
Durante la Seconda guerra mondiale, nella città di Neubrandemburg, a nord della Germania, fu istituito un campo di concentramento per prigionieri di guerra, soprattutto polacchi e sovietici. Si stima che siano passati per il campo circa 70000 prigionieri in totale.