Museo Storico "Dante Foschi"
Via Piero Maroncelli, 3 (c/o Palazzo del Mutilato)
Forlì (FC)
produzione italiana (?)
fotografia ritoccata

carta/ albumina (?)/ pittura a tempera,
legno/ doratura,
vetro
mm 229 (la) 293 (a)
misure con cornice
sec. XIX (1867 - 1899)
Fotografia ritoccata a tempera che ritrae Eugenio Valzania in vesti da garibaldino, in piedi di tre quarti e appoggiato a una balaustra: egli indossa la classica camicia rossa, fregiata sul petto da quattro medaglie, e un berretto del medesimo colore con le insegne da tenente colonnello; la vita è cinta da una sciarpa azzurra e al fianco sinistro porta la sciabola.

Fotoritratto, ritoccato a tempera, di Eugenio Valzania (1821-1889), nato il 12 dicembre 1821 da una famiglia benestante di Cesena (frazione di Acquarola). Permeato di ideali repubblicani, Valzania partecipò fin da giovane all'attività politica e accorse come volontario nel Veneto, dove durante la battaglia di Vicenza (10 giugno 1848) fu ferito e promosso tenente. Per aver partecipato nel 1849 ad una spedizione di volontari in Montefeltro contro contestatori della Repubblica Romana a cui Valzania aveva aderito, fu incarcerato dal Governo Pontificio e costretto prima all'esilio a San Marino e, una volta da lì espulso, a una lunga latitanza: per i suoi continui spostamenti e per aver evitato più volte l'arresto gli fu dato l'appellativo di "Primula Rossa" del repubblicanesimo cesenate. Nel 1859 fu incaricato da Mazzini di organizzare le forze insurrezionali in Romagna e nello stesso anno si arruolò nelle milizie garibaldine, con cui combatté nella battaglia di Bezzecca (1866), venendo decorato della medaglia al Valor Militare (visibile sul petto nella foto in esame: la seconda medaglia da destra). Partecipò anche alle campagne garibaldine in Trentino nel 1866 e nell'Agro Romano nel 1867, rimanendo al fianco di Garibaldi fino alla battaglia di Mentana (24 ottobre 1867). Fu proprio Garibaldi a promuoverlo tenente colonnello (grado esibito sul berretto nella fotografia), dopo la vittoria nella battaglia di Monterotondo (1867), nel corso della quale Valzania aveva brillantemente comandato la colonna dei volontari romagnoli. Tornato a Cesena, il 2 agosto 1874 fu tra coloro che parteciparono all’incontro di Villa Ruffi presso Rimini, che vide riuniti i principali esponenti del Partito repubblicano, tra cui Aurelio Saffi, per definire la linea politica da seguire in vista delle prossime elezioni. Tuttavia il convegno fu interpretato dal governo come un atto cospirativo finalizzato a sovvertire lo stato monarchico e tutti i partecipanti, compreso Valzania, furono arrestati e processati; i detenuti vennero comunque prosciolti dopo pochi mesi. Valzania venne quindi eletto alla Camera dei Deputati nel 1887, ma decise di rinunciare al mandato per rimanere fedele ai propri ideali repubblicani; si dedicò quindi all’amministrazione locale, morendo a Cesena il 13 febbraio 1889.