Museo della Preistoria "Luigi Donini"
Via F.lli Canova, 49
San Lazzaro di Savena
argilla ad impasto semidepurato
ceramica d'impasto
cultura villanoviana
secc. VIII a.C./ VII a.C. (725 a.C. - 675 a.C.)
cm 38 (a) 37,5 (d)
Vaso biconico ad alto orlo svasato, collo e ventre troncoconici a profilo leggermente ricurvo, spalla sagomata sottolineata da due serie di brevi tratti obliqui, fondo piatto; monoansato (l'ansa che si impostava obliquamente sulla spalla è perduta). Sul collo è una decorazione a pettine con motivo a meandro continuo ad andamento regolare compreso tra due serie di linee parallele; sul ventre, subito sopra la spalla, un motivo a cuppelle impresso.

Il settore interessato dalle Cave Dall’Olio si trova sulla destra idrografica de
l torrente Idice, in un’ampia superficie pianeggiante delimitata ad occidente dalla strada comunale Pedagna e a sud-est dall’arteria provinciale Valle dell’Idice. Durante l’estate 1986, a seguito di controlli archeologici effettuati nell’area, vennero in luce numerose evidenze tra cui una zona caratterizzata da una concentrazione di chiazze di terreno rossastro che lasciavano pensare ad una prolungata esposizione al calore del fuoco. Fu ben presto chiaro trattarsi del rinvenimento di tre piccole fornaci, ciascuna delle quali dotata di bocca d’entrata e rivestita da lastre di arenaria rubefatte dal calore del fuoco, e di due buche discarico materiali, funzionali al piccolo impianto produttivo.
I frammenti che compongono il reperto sono stati rinvenuti sia nella camera di combustione e nel praefurnium della fornace 1, sia nella vicina fossa di scarico.
Si tratta di una piccola fornace con camera di combustione di forma circolare piuttosto regolare (1x1,10m circa di diametro e 0,66m circa di profondità massima), dotata di praefurnium, la cui imboccatura era rivestita su entrambi i lati da due lastre di arenaria. I materiali attribuiti a tale unità stratigrafica (US 2) provengono sia dal riempimento della camera di combustione sia dall’area immediatamente antistante la fornace stessa, in corrispondenza e nei pressi della bocca del praefurnium. Tra le forme riconoscibili si trovano prevalentemente doli, vasi biconici, tazze ed olle, tutti ad uno stato di conservazione tale che nella maggior parte dei casi, è possibile definire la forma ceramica ma non la precisa tipologia di appartenenza.