Musei Palazzo dei Pio: Museo Monumento al Deportato
Piazza dei Martiri, 68
Carpi (MO)
Carpi Aldo
1866/ 1973

carta/ matita
cm. 41 (a) 30 (l)
sec. XX (1944 - 1944)
n. M.D. 371
In un ovale, busto di donna col viso rivolto a sinistra con in braccio un bambino. La donna sorride con sguardo benevolo verso il figlio. I due sono avvolti da un velo che copre appena le loro teste, velo che la donna cerca di sollevare leggermente con la mano destra. Il disegno è curato in tutti i particolari, i chiaroscuri sono resi sia con leggeri tratti obliqui sia con sfumature della matita.

Aldo Carpi eseguì questo disegno mentre si trovava a Mauthausen, l'11 aprile 1944. Durante la prigionia continuò a disegnare alcune immagini che ricordava a memoria o di sua fantasia per far sopravvivere la sua identità umana e culturale. Il suo talento di pittore fu scoperto da un sergente medico delle SS del campo di Gusen che gli chiese un ritratto da mandare ai famigliari. Ne seguirono tantissimi altri ai figli degli ufficiali, alle mogli, alle fidanzate, prendendo per modello fotografie o paesaggi e avendo a disposizione attrezzi e colori di fortuna. Grazie a questa attività artistica, Carpi potè lavorare in un ambiente chiuso, relativamente caldo, guadagnandosi anche qualche zuppa supplementare e altro cibo, che provvedeva a distribuire anche ad altri prigionieri.
La sigla a firma del quadro sta per Aldo Carpi De' Resmini, il cognome completo della famiglia, che era utilizzato per lo più negli atti ufficiali.