via Sinistra Guerro
Castelvetro di Modena (MO)
Data di costruzione / dismissione: 1882 - 1985
Il terreno, situato lungo la valle del torrente Guerro, fu acquistato da Erasmo e Lamberto Cavallini, figli di Arcangelo e proprietari di alcune piccole fornaci, che, fra il 1875 e il 1882, impiantarono un forno Hoffmann a ciclo continuo. L’impianto dei Cavallini era l'unico a pianta circolare, una tipologia antecedente e quindi anteriore al 1885. La fornace si distinse per la produzione di coppi e mattoni, ma anche di pezzi speciali e ornamentali, testimoniati non solo nell'abitazione edificata accanto al forno tra il 1903 e il 1905, ma anche nella chiesa di Castelvetro, in quella di Ospitaletto e in molti fabbricati della zona che utilizzarono le terrecotte Cavallini. Nel 1905 la lavorazione venne meccanizzata con l'introduzione dei motori a scoppio e quindi dell'elettricità. Intorno al 1923 la Premiata Fabbrica Laterizi Lamberto Cavallini e Figlio, passata nelle mani di Alpino, figlio di Lamberto, anticipò l'evoluzione del settore cominciando a realizzare i primi limitati quantitativi di prodotti in gres rosso che, dieci anni dopo, avrebbero sostituito la tradizionale fabbricazione di laterizi. Nel 1947, alla morte di Alpino, subentrarono Giorgio e gli altri figli che nel 1953 avviarono la produzione di smalti. Nei primi anni sessanta, alcuni cambiamenti introdotti nella vicina Sassuolo orientarono la produzione verso il settore dei pavimenti e dei rivestimenti, mentre la Cavallini tentava senza successo l'apertura verso il mercato calabrese. Al termine di un periodo di crisi, il forno Hoffmann venne fermato e, nel 1968, gli fu costruito accanto lo stabilimento della Tre Cavallini, un'industria ceramica dotata di un forno a tunnel alimentato a metano. Cessata la smaltatura nel 1974, anche l'attività ceramica fu definitivamente interrotta nel 1985. Inutilizzato da decenni, il forno Hoffmann si presenta in condizioni di avanzato degrado, nonostante alcuni interventi indispensabili a impedirne il crollo.