Il Cardello, oltre a essere un museo, è anche sede di attività culturali promosse dalla Fondazione Casa di Oriani, che ha sede nel centro storico di Ravenna.
Intorno all’edificio risaltano diversi eleganti e slanciati pini domestici (nel censimento degli anni ’70 se ne contavano ben 1025), i più imponenti dei quali con diametri che superano gli 80 cm.
In vista dell’ingresso carrabile, verso il confine del rio Prata, si nota un gruppo di alberi maestosi, tra cui spicca un cedro dell’Himalaya (diametro di 110 cm), mentre verso l’area prativa si può notare un cipresso di Lawson (Tuja gigantea), che ha curiosamente “generato”, da ramificazioni secondarie molto aderenti al terreno, nuovi giovani individui arborei, creando una strana composizione ovale di 15x10 m (l’albero, ch’era uno dei più imponenti del parco, oggi è tuttavia in cattive condizioni).
Particolarità:
Poco prima di giungere al Cardello verso valle, affacciata sulla statale 306, si incontra l’abbazia benedettina di San Giovanni Battista in Valsenio, risalente al X secolo. Il pregevole complesso architettonico in sasso e laterizio, comprende la chiesa con campanile a vela doppio, un piccolo cimitero ombreggiato da cipressi, la canonica e un edificio rustico con loggia esterna. Gli edifici sono connessi da un muro di cinta che definisce una corte chiusa, alla quale si accede dal lato della strada con un ingresso segnato da due begli esemplari di bosso. Un doppio filare di tigli si prolunga dalla chiesa verso monte, circoscrivendo un ampio prato. Gli alberi sono di notevoli dimensioni (i due che chiudono il filare hanno diametri di 115 e 99 cm), anche se il portamento è gravemente compromesso da passate capitozzature.
Tipo:
giardino
Particolarità:
Nella collina alle spalle del Cardello, risalendo SP 70 “Prugno”, uno dei tratti della cosiddetta “Strada della lavanda”, dopo meno di due chilometri si arriva al Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”, dedicato al botanico e pioniere dell’erboristeria che lo ha creato nel 1975. Il giardino è dedicato alla conservazione e coltivazione delle piante di interesse medicinale e aromatico, di cui conserva 450 specie e varietà. Il singolare giardino si sviluppa, per una superficie di 4 ettari, su 11 terrazzi digradanti verso valle ed è segnalato lungo la strada da un bell’esemplare di pino domestico (diametro 67 cm); vicino all’edificio che ospita il punto vendita cresce un bell’esemplare di cerro-sughera (Quercus pseudosuber).
Tipo:
A margine del centro abitato di Casola, infine, in via Macello, si trova un grande esemplare di roverella (diametro 156 cm) protetto dalla L.R. 2/77, che cresce in una minuscola area pubblica accanto al vecchio edificio del macello (ora ristrutturato a uso residenziale).
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