viale Martiri della Libertà, Viale della Rimembranza
Modena (MO)
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Giardino storico
Il Parco Sandro Pertini e il Parco della Rimembranza formano di fatto un’unica area verde, di oltre 7 ettari, che si presenta come un’ampia e lunga aiuola spartitraffico, in gran parte alberata, chiusa tra i viali di circonvallazione e le strade immediatamente esterne al centro storico (via Fabrizi, viale Muratori). Si tratta probabilmente dello spazio verde urbano più frequentato della città, anche in virtù dei numerosi punti di ristori e delle attrezzature per il gioco presenti al suo interno.

L’area verde è una lunga fascia alberata, più ampia a est, più sottile verso sud, che si trova tra il centro storico e la prima periferia. La parte più estesa e di maggiore interesse è il Parco Sandro Pertini, un’area verde di forma rettangolare compresa tra il teatro Storchi e la piazzetta circolare del monumento ai caduti, nel quale diversi percorsi in ghiaia, dotati di numerose panchine di pietra, suddividono la superficie in aiuole irregolari densamente alberate. Gli alberi appartengono a varie specie sia spoglianti che sempreverdi: tigli, ippocastani, olmi, aceri, farnie, platani, bagolari, cedri, abeti, tassi, anche di notevoli dimensioni, sono disposti senza un preciso ordine all’interno della fascia e, ai suoi margini, formano lunghi filari monospecifici: un allineamento di bagolari accompagna la circonvallazione, mentre i tigli segnano il percorso del viale esterno e della ciclabile. A partire dalla piazzetta del monumento ai caduti inizia, senza alcuna interruzione, il Parco della Rimembranza; nel quale la fascia alberata si riduce di spessore e le piante sono in prevalenza allineate tra di loro: platani sulla circonvallazione, tigli lungo la ciclabile e il viale esterno. Solo nei pressi della piazzetta il parco si allarga un poco, andando a occupare una piccola superficie sull’altro lato di viale della Rimembranza, di fronte alla caserma Garibaldi, dove prevalgono le specie esotiche (paulonie, ginkgo, aceri americani, una magnolia).

I due parchi sono stati realizzati in due momenti successivi nei primi decenni del ’900, ma già a partire dalla metà del secolo precedente i lavori di ammodernamento e decoro urbano voluti dal duca Ercole III e proseguiti dopo l’Unità d’Italia avevano interessato la zona prospiciente le antiche mura cittadine, con l’interramento delle fosse e la creazione di un’amena passeggiata lungo i bastioni. Agli inizi del ’900, quando anche a Modena, come a Bologna e in altre città, venne deciso l’abbattimento delle antiche mura cittadine, si aprì un ampio dibattito sulla destinazione delle aree liberate. In un primo tempo dovevano essere destinate all’edificazione ma in seguito, grazie anche alla crisi economica che aveva reso meno appetibili i lotti, si fece strada l’idea di creare un percorso nel verde dove in precedenza si sviluppava il tratto più gradevole e frequentato della passeggiata delle mura. Una prima porzione, dedicata qualche anno fa a Sandro Pertini, venne realizzata nel 1913 tra il teatro Storchi e l’ex baluardo di San Pietro (dove ora sorge il monumento ai caduti). La seconda porzione, sino al piazzale della chiesa di San Francesco, fu invece inaugurata nel 1923 e dedicata alla memoria dei 960 caduti modenesi della prima guerra mondiale (nel parco trovarono posto altrettanti giovani alberi).