via Dazio 113
Bondeno (FE)
Tel: 0532 884211
Giardino storico
L’ospedale e il parco sono compresi nell’angolo formato dall’incrocio tra il fiume Panaro e il canale Burana, a pochissima distanza dal centro storico di Bondeno. L’area verde, ben tenuta e arredata con vecchie sedute in cemento, è divisa in tre porzioni: quella più ampia e più vicina al corpo principale dell’ospedale è ombreggiata da grandi alberi organizzati in filari e in gruppi, la porzione centrale è occupata da un vasto prato, mentre l’estremità verso sud-est accoglie un boschetto di frassini.

Il disegno del parco, sottolineato da filari e gruppi di annosi esemplari arborei, risale per lo più ai secoli in cui l’edificio è stato la residenza di famiglie facoltose ed è il risultato del sovrapporsi di elementi tipici del gusto settecentesco e ottocentesco e di interventi legati alla successiva trasformazione in ospedale. Per questo il parco non è caratterizzato da uno stile ben riconoscibile, anche se la parte di fronte all’ospedale, con i viali ortogonali alla facciata e alle aiuole dell’ingresso, ha un aspetto più formale, mentre verso est le aree organizzate in gruppi alberati e prati conferiscono al parco un aspetto più paesaggistico e naturale. In fondo al viale di abeti rossi, in asse con l’entrata principale del palazzo, si trovano ancora le quattro colonne in mattoni dell’ingresso originario, affacciato sulla riva destra del canale di Burana e probabilmente giustificato dalla possibilità di raggiungere Ferrara per via d’acqua. Il canale è parte della Bonifica di Burana, che attraverso una rete di condotti e impianti di sollevamento, anche di antica origine, mantiene asciutto l’enorme territorio compreso tra il Po, il Secchia e il Panaro, smaltendo le acque in eccesso. Il parco è arricchito di alcuni manufatti: nella parte formale, oltre alla moderna scultura collocata in una delle aiuole dell’ingresso e alle belle panchine in cemento dei primi decenni del ’900, trova posto un obelisco ottocentesco, con una lapide incisa alla base, che testimonia importanti momenti del risorgimento bondenese; nella parte più naturale è collocata, sopra una colonnetta-piedistallo, un’elegante figura femminile in terracotta.
Le specie arboree presenti, per lo più ornamentali, sono soprattutto tigli, magnolie, aceri americani, pioppi e sofore (della varietà pendula), spesso disposte in filare, in gruppi o a formare cerchi intorno a vecchie ceppaie di pioppo abbattute. Un viale di pini neri conduce a un ingresso laterale, mentre nei pressi dell’edificio di Pediatria, all’estremità sud-orientale dell’area ospedaliera, nei pressi del boschetto di frassini si trova un grande salice piangente della varietà contorta.


Il grande palazzo che ospita l’ospedale è composto da un corpo principale e da due ali laterali più basse di un piano aperte sui due livelli da loggiati ora vetrati. La costruzione poggia sul pianterreno bugnato, destinato ai servizi, mentre un robusto terrazzo sottolinea il fronte nella zona mediana e una bassa torretta definisce la copertura nella zona centrale. La costruzione dell’edificio, sorto come villa della famiglia Borsatti, risale al 1688. In seguito la proprietà venne ceduta ai Baldoni e poi passò ai Borselli. Giuseppe Borselli, senatore nel 1880, lasciò al Comune di Bondeno tutti i suoi beni, rendendo possibile la trasformazione del palazzo in ospedale civile (fu inaugurato nel 1913).