Piazza Malpighi
Bologna (BO)
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Piazza Malpighi è uno spazio privo di verde, al cui centro si eleva la colonna dell’Immacolata, con una statua in rame della Madonna disegnata da Guido Reni e realizzata nel 1638. In un piccolo cortile che dà sulla piazza, tuttavia, cresce un platano monumentale, ben distinguibile anche da lontano, che è l’albero in assoluto più imponente del centro storico di Bologna. Intorno all’adiacente chiesa di San Francesco, uno dei complessi religiosi e architettonici più interessanti della città, con la facciata sulla piazza omonima e l’abside verso piazza Malpighi, si sviluppa un piccolo e curioso lembo di giardino.

Il giardino che ospita il monumentale platano, ricavato dall’antico maneggio, risulta sopraelevato più di quattro metri rispetto alla piazza. Vi si accede con una breve rampa acciottolata che conduce a un grande portale con timpano e cancello (un analogo portale, in asse con il primo, si trova sul fronte posteriore dell’edificio). La piccola area verde è divisa in due aiuole da un basso muretto e un cancellino. La prima aiuola è completamente occupata dal sottochioma del platano, il cui tronco ha un diametro di 162 cm, mentre la seconda è un fazzoletto di prato con qualche arbusto di pittosporo; ai lati del cancello sono presenti arbusti di laurotino e agrifoglio.



La piazza si estende lungo quello che un tempo era il limite occidentale della città romana e poi della cerchia muraria dei torresotti (XII secolo), di cui è visibile la bella Porta Nova. Tra il XIII e XIV secolo le mura cominciarono a essere atterrate e le loro fosse riempite. Alcune aree più ampie furono pavimentate e divennero vere e proprie piazze dalla forma allungata: la “seliciata” di strada Maggiore ha dato origine a piazza Aldrovandi, mentre quella di San Francesco a piazza Malpighi (l’attuale denominazione risale alla riforma toponomastica del 1874). Una decina di anni dopo, nel 1883, a Bologna fu inaugurata la tramvia a vapore Bologna-Casalecchio-Vignola, nota come “vaporino”, che proprio in piazza Malpighi, in corrispondenza delle odierne fermate degli autobus, aveva la stazione di partenza. Sul medesimo lato della piazza si trova la piccola area verde con il grande esemplare di platano, che è parte di un elegante palazzo senatorio affacciato, col suo prospetto principale, su via Barberia. Il palazzo, probabilmente su disegno di Alfonso Torreggiani, venne edificato a metà del ’700 dalla famiglia Dondini-Ghiselli su un preesistente edificio appartenuto agli Zambeccari. Nel secolo successivo l’edificio divenne dei Rusconi, che nel 1825, per mano dell’architetto Antonio Serra, trasformarono in giardino sopraelevato una seicentesca “cavallerizza” (pubblico maneggio utilizzato anche per esporre animali esotici e per spettacoli vari). In seguito la proprietà passò ai Sassoli de’ Bianchi.