Particolarità:
Sul lato opposto di piazza Malpighi la chiesa di San Francesco, di origine duecentesca, è incorniciata da due distinte aree verdi, che rivestono una certa importanza storica proprio in virtù della loro collocazione. Ancora verso la fine del ’600 la parte davanti alla facciata era piantata di gelsi, mentre gli spazi coincidenti con gli attuali giardinetti accoglievano l’antico cimitero, con numerose tombe tra cui sepolcri dei Glossatori (annotatori e commentatori delle opere dei giuristi); nelle tre pregevoli arche sostenute da basamenti con colonne riposano i resti di Accursio, Odofredo e Rolandino de’ Romanzi, morti nella seconda metà del ’200.
Tipo:
giardino
Particolarità:
I giardinetti attuali sono stati ricavati nel corso dei profondi interventi di restauro dell’intero complesso che Alfonso Rubbiani curò tra 1886 e il 1904 e del ripristino resosi necessario dopo i disastrosi bombardamenti del 1943, che portarono alla distruzione di uno dei chiostri della chiesa (dove ora sono organizzate le aiuole alberate). Le due piccole aree verdi hanno caratteristiche molto diverse tra loro. Il primo spazio, in continuità con il sagrato della chiesa, è organizzato in quattro aiuole prative triangolari, alberate con pini domestici, e vialetti che conducono a una piazzetta centrale con panchine. La seconda area verde, alla quale si accede da un ingresso adiacente a uno dei portoni laterali della chiesa, è uno spazio prativo alberato solo in parte fruibile (una rete metallica protegge i sepolcri dei Glossatori). Tutta l’area è delimitata da un muretto in mattoni con una bella recinzione in ferro battuto sormontata a intervalli dal simbolo comunale del leone. Nel corredo verde spiccano gruppi di cipressi e pini domestici, che si alternano a specie caducifoglie, tra cui alcune belle querce cresciute a ridosso della chiesa e un breve filare di tigli.
Bologna (BO)