Via dei droppieri
Argelato (BO)
Tel: 051 6647882
Inglobato nel Centergross, il grande centro commerciale all’ingrosso a nord di Bologna, il folto parco che circonda Villa Orsi, pur non essendo molto esteso, è di notevole interesse per il gran numero di alberi secolari che lo compongono. La villa, che oggi ospita un noto ristorante principalmente al servizio della clientela del Centergross, è situata nella parte settentrionale dell’area verde, con la facciata porticata che si apre su viale della Mercanzia e il più semplice fronte meridionale rivolto verso una grande radura circolare tra gli alberi.

Le antiche mappe della tenuta rendono evidente che il parco era in origine molto diverso da quello giunto sino a noi, sia nel disegno del verde, che aveva una ripartizione più geometrica, che nell’orientamento degli assi principali rispetto alla campagna circostante. È molto probabile, infatti, che l’attuale assetto del giardino sia frutto di un impianto del verde seguito alla ricostruzione della villa all’inizio dell’Ottocento: gran parte degli alberi di maggiori dimensioni, dunque, potrebbe risalire a quell’epoca e avere intorno ai duecento anni d’età. Nella disposizione delle essenze vegetali che compongono il parco attuale, tuttavia, non è facile leggere un preciso disegno: gli elementi caratterizzanti sono il filare di grandi querce lungo via delle Arti Minori, una delle vie interne al villaggio commerciale, e il vasto prato circolare attorniato da grandi esemplari arborei (in prevalenza conifere), che si apre davanti al fronte posteriore dell’edificio. Nella parte sud-occidentale del giardino, a ovest del grande prato, prevalgono i sempreverdi (cedri dell’Atlante, cipressi dell’Arizona, abeti rossi, magnolie, libocedri); tra gli alberi di maggiori dimensioni si notano un abete bianco, un tasso, un platano (diametro 115 cm) e un acero campestre. La presenza di grandi alberi a foglia caduca caratterizza, invece, la porzione nord-occidentale del parco che assume un aspetto prevalentemente boscoso. In corrispondenza della facciata porticata della villa il giardino si restringe in una fascia di aiuole ricche di arbusti ornamentali che accompagnano l’ingresso al ristorante; verso est emergono begli esemplari di conifere, tra cui un pino nero e un abete rosso. Anche la porzione orientale del parco è densamente alberata, con una grande farnia (diametro 120 cm) che qualifica tutta l’area circostante e la collinetta che ricopre la ghiacciaia ancora oggi ricca di vegetazione. Spostandosi verso sud-est sono ancora le farnie a emergere per le dimensioni ragguardevoli: un esemplare maestoso (diametro 118 cm) è oggi segnato da un evidente attacco fungino e poco oltre si nota un gruppo di tre begli esemplari disposti in maniera armoniosa.

Nella lunga striscia di pianura bolognese compresa tra la via di Galliera e il canale Navile, e più in particolare nell’antica comunità di Funo, sin dal ’500 si estendeva la grande tenuta della famiglia Orsi. Dai disegni dell’epoca, che raffiguravano la villa in posizione strategica nella campagna e in stretto collegamento con la strada maestra e il corso d’acqua, si deduce che l’odierno edificio nobiliare ha mantenuto delle antiche strutture solo una grande facciata dotata di un lungo porticato che un tempo chiudeva a nord-ovest l’ampio “prato-serraglio” antistante il palazzo (chiuso sugli altri lati da folte quinte alberate e da un fossato). Il materiale ricavato dall’abbattimento del vecchio palazzo, abbandonato e andato in rovina dopo la morte di Ascanio Orsi, fu probabilmente utilizzato all’inizio dell’Ottocento per l’edificazione di un nuovo edificio giustapposto all’antico “facciatone” porticato. Nella proprietà degli Orsi, che arrivava sino alla via di Galliera con edifici destinati a osteria, macelleria, forno, fabbreria e falegnameria e con le abitazioni dei braccianti, erano presenti anche numerosi edifici colonici dislocati nei diversi poderi. Nei pressi della villa si trovavano la palazzina del fattore con colombaia, due ghiacciaie (una per i proprietari e una per il macellaio) e una cappellina dedicata a San Lorenzo (probabilmente rimasta da un precedente, antichissimo convento di suore). Nella anni ’30 del ’700 la villa ospitò varie volte il cardinale Lambertini, allora arcivescovo di Bologna, che poi divenne papa con il nome di Benedetto XIV. Il palazzo nobiliare e i poderi della tenuta cambiarono nei secoli varie proprietà (Berti, Zacchia, Monti) e nei primi anni ’70 del secolo scorso furono acquisiti dalla Società Centergross. Il grande complesso commerciale all’ingrosso, inaugurato nel 1977 su un’area complessiva di 1.000.000 m2, oggi ospita oltre 600 aziende che impiegano circa 6.000 addetti.