in corrispondenza dell’asse centrale della villa si apre un piccolo cancello sovrastato da una delle farnie più grandi, che raggiunge i 25 m di altezza.
Nell’angolo nord-occidentale del parco, oltre un piccolo fosso, si incontra un’altra grande farnia (diametro 140 cm), l’albero di maggiori dimensioni del parco, che estende la propria chioma verso il vicino nucleo colonico.
Non mancano, tuttavia, altri esemplari arborei interessanti. Sul fianco occidentale della villa, nei pressi di uno spazio pavimentato per gli intrattenimenti all’aperto, si nota una bella magnolia.
Nel boschetto che fronteggia l’ala occidentale della villa, delimitato da vecchie siepi di bosso non più potate, emergono due platani (diametri 76 e 97 cm), un tasso, un pioppo bianco di discrete dimensioni, due notevoli noci neri (diametri 52 e 80 cm) e, più vicino al prato, un pioppo nero (diametro 100 cm) e un ippocastano (diametro 90 cm).
Lungo il limite orientale del prato, al margine del boschetto che fronteggia l’ala orientale della villa, spiccano un grande platano e un cedro dell’Atlante (diametro 100 cm) che supera i 20 metri d’altezza.
Particolarità:
Dall’angolo nord-occidentale del parco si può osservare, ormai fuori dell’area pubblica, il podere Palazzo, un bell’esempio di nucleo colonico tipico della pianura bolognese. Molto interessante è, in particolare, la grande stalla-fienile quadrangolare, con l’ampio portico lungo tre lati, che segue in modo esemplare i canoni dettati dall’architetto Carlo Francesco Dotti, incaricato nel 1734 dal senato bolognese di disegnare un edificio modello per l’appoderamento della pianura bolognese (poi adottato anche per tutto l’Ottocento).
L.n. 364/1909
Argelato (BO)