cartone/ pittura ad acquerello
sec. XX (1922 - 1925)
Intorno agli anni Venti riprese i contatti con Firenze e con Ferrara. Scorci dei monumenti e dei luoghi più suggestivi della città estense vennero difatti ripresi da Pisa in venti luminosi acquerelli che, con "nitore compositivo" e "occhio da turista colto" (Scardino in Neo-Estense, p. 157), interpretano “la Ferrara umbertina della sua gioventù” (Ferrara Ritrovata, p. 104).
Le tavole furono commissionate da Donato Zaccarini, direttore della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Crema, a corredo illustrativo del suo libro “Ferrara armoniosa”, mai dato alle stampe perché venuto a mancare nel 1928.