via della Fornace Fabbri
Rimini (RN)
Data di costruzione / dismissione: 1855 - 1974
Tra le fornaci attive a Rimini a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, quella costruita dai fratelli Davide e Luigi Fabbri fu la più importante per la dimensione dell’area che occupava e la complessità del ciclo produttivo. L’impianto, realizzato intorno al 1855 in Borgo Sant’Andrea, era dotato di un forno Hoffmann accanto al quale gli imprenditori fecero costruire una schiera di case operaie chiamate ‘la fila’, in seguito rase al suolo dai bombardamenti alleati. Lo stabilimento produceva calce bianca, calce idraulica e laterizi. Per la produzione della calce bianca, la pietra veniva portata da Verucchio in blocchi da tre o quattro quintali, per poi essere frantumata e caricata nello stesso forno utilizzato per la cottura del sasso estratto dal fiume Marecchia per la produzione della calce idraulica. La produzione dei laterizi era più complessa: durante l’inverno l’argilla veniva estratta dalle vicine cave ed ammassata in cumuli fino alla primavera, all’inizio della stagione produttiva, quando il forno veniva acceso ed utilizzato per la cottura dei mattoni. Il processo veniva avviato manualmente prima dell’introduzione dei macchinari per la lavorazione dell’argilla, avvenuta dopo la prima guerra mondiale. La fornace continuò la sua attività fino al 1974, anno in cui venne chiusa, demolita e quindi sostituita da un insediamento residenziale e terziario.