via Due Martiri
San Mauro Pascoli (FC)
Data di costruzione / dismissione: 1895 - 1954
Nel 1828 lo Stato Pontificio cedette la tenuta detta ‘La Torre’ alla famiglia dei principi Torlonia. Situata al centro dei possedimenti rurali di proprietà del principe Alessandro, la tenuta di circa 150 poderi era dominata da una villa gentilizia, edificata nel 1780, chiamata appunto ‘La Torre di Giovedìa’, composta da un complesso di edifici fra i quali quello padronale, dove risiedeva la famiglia. Ai lati del palazzo vi erano alcune costruzioni minori: una era adibita ad abitazione del fattore, l’altra era la chiesa ottocentesca dei Santi Pietro e Paolo; nella parte posteriore del complesso si trovavano le scuderie e le stalle, il deposito degli attrezzi, il magazzino dei prodotti agricoli e, ad alcune centinaia di metri dalla residenza, le case coloniche tuttora abitate. Con i Torlonia la tenuta divenne un'azienda agricola modello e continuò a prosperare fino alla fine della seconda guerra mondiale; alla morte di Giovanni Torlonia, i nipoti ereditarono la proprietà che fu per questo, nei primi anni cinquanta, teatro di lotte contadine volte ad impedire che i poderi venissero ceduti a privati e la tenuta frazionata. Adibita ad allevamento avicolo ed infine abbandonata, nel 1974 ‘La Torre’ è stata sottoposta a tutela e restaurata. La casa del fattore è stata trasformata in un museo in cui sono conservati intatti gli ambienti in cui il poeta Giovanni Pascoli visse con la famiglia fino alla sera del 10 agosto 1867 quando il padre Ruggero, fattore della tenuta dal 1862, fu ucciso mentre tornava a casa dal mercato di Cesena. Poco distante dalla villa, il complesso di edifici che conteneva gli essiccatoi del tabacco, utilizzati fino a poco tempo fa come mangimificio e deposito di sementi, è stato abbandonato. Costruito alla fine dell’Ottocento, si presentava con una tipologia a corte; la struttura degli edifici, di dimensioni rilevanti, era in muratura portante con capriate in legno. Questi corpi di fabbrica avevano volumi a tutta altezza per l’essicazione della foglia del tabacco. Nel tempo il complesso è stato soggetto a numerose trasformazioni che ne hanno alterato l’impianto tipologico originario. Lo stato attuale degli essiccatoi, vede superstiti tre dei quattro corpi di fabbrica originari, mentre è stato distrutto l’edificio sul lato settentrionale; inoltre dei tre magazzini all’interno della corte solo uno è ancora esistente. L'Amministrazione Comunale alcuni anni fa ha approvato il progetto, al momento non attuato, di trasformazione dell'area in insediamento residenziale e commerciale.