Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Il dipinto è testimoniato nella chiesa dell'Annunziata dal Malvasia (Le pitture di Bologna, 1686), che lo segnala lungo la facciata della chiesa "in capo al portico della cappelletta". La sua vicenda storica è stata ricostruita da A. Mazza (1997), che data l'opera alla tarda attività dell'artista, cioè intorno ai primi anni Trenta del Seicento. L'impostazione rigorosa e simmetrica, con il grande Cristo al centro, affiancato dalla Madonna e da San Pietro, ha suggerito a Mazza un avvicinamento dell'artista alla "concezione controriformata" di Bartolomeo Cesi, filtrata comunque attraverso l'arte religiosa di Ludovico Carracci. Malgrado le notevoli lacune, è ancora leggibile in basso una visione abbastanza stereotipata della città di Bologna.
L'opera era stata segnalata come perduta da Cellini (1995).