Torri Flaminio
1621/ 1661
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 134 (la) 189 (a)
sec. XVII (1640 - 1659)
n. P596
La tipologia del Cristo crocifisso, che si erge solitario sullo sfondo di un cielo cupo e di un paesaggio lontano, richiama i modelli reniani. Diversa è però la resa coloristica e atmosferica del Torri, incline a una pittura di tocco, carica di umori e dai forti accenti chiaroscurali. Attraverso il suo maestro, Simone Cantarini, egli si discosta dalla visione idealizzante del Reni, e riafferma un gusto naturalistico più prossimo ai veneti e ai Carracci.
La particolare cupezza del dipinto dipende anche dal cattivo stato di conservazione probabilmente causato dalla stessa tecnica del Torre che, a detta di Malvasia, usava un colore troppo liquido e oleoso.