manifattura austriaca
orologio

marmo bianco,
bronzo/ doratura,
ottone
cm 30 (la) 40 (a) 12,6 (p)
sec. XIX (1820 - 1830)
n. SP16
Base a parallelepipedo disteso, in marmo con decori in bronzo, poggiante su quattro piedi. Castello dell'orologio a forma di parallelepipedo, in marmo, con decori in bronzo dorato ai lati e agli angoli del quadrante; esso funge da scrittoio alla fanciulla scolpita a tutto tondo, seduta su una poltrona, intenta a leggere un libro alla luce di una lucerna. La lucerna è in marmo nel corpo e nel basamento, mentre il supporto verticale, il manico a serpentello e la fiamma sono in bronzo dorato. La poltrona su cui poggia la donna è in marmo, con decori e sostegni in bronzo dorato.
Quadrante protetto da vetro, con cerchio dorato. Numeri romani piccoli per le ore. Lancette a freccia. Tre fori per la carica.
Macchine a platine, scappamento ad ancora, pendolo corto. Suona ore e quarti su due gong a spirale. (P. Rizzardi)

L'orologio riporta il nome "ALLMANACH I. R.", inciso sul libro tenuto dalla figura femminile seduta. La scritta identifica il libro come almanacco (o annuario) di "I. R."; queste iniziali potrebbero riferirsi alla persona a cui apparteneva l'oggetto, simbolicamente raffigurata nella donna intenta alla lettura. La presenza della grande lucerna potrebbe alludere anche all'allegoria della Vigilanza.
L'orologio è da ritenere di fabbricazione austriaca o viennese, attorno al 1820-30. Alcuni esemplari quasi identici, comparsi sul mercato antiquario, confermano l'appartenenza allo stile Biedermeier, diffuso in Austria e in Germania nel periodo della Restaurazione, in cui il gusto neoclassico tende ad evolvere verso valori più intimisti ed una maggiore semplificazione formale.