Museo Iola di Montese
Via Trebbo, 1
Montese
[Oberfeldwebel der Fallschirmjäger]

abbigliamento e ornamenti del corpo
fibra animale e vegetale/ lana e cotone tessitura

periodo seconda guerra mondiale
n. WM32
Sergente maggiore appartenente all'aviazione tedesca. Le mostrine col waffenfarbe giallo (bordo colorato) testimoniano una appartenenza ai fallschirmjager (paracadutisti). La divisa e l'equipaggiamento sono specifici del corpo e caratteristici del periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale per i quali si rimanda al campo "annotazioni".

abbigliamento/ accessori
modello indossato al di fuori del campo di battaglia.
A differenza di quello che avveniva negli Stati Uniti e nel Regno Unito, i paracadutisti tedeschi (Fallschirmjäger) erano sotto il diretto comando della Luftwaffe. Nel 1933 fu istituita la divisione corazzata paracadutisti Hermann Göring, e a partire dal 1942 furono costituite quindici Fallschirmjäger-Division (divisioni paracadutisti). Erano disponibili anche ventidue Luftwaffen-Feld-Division (divisioni campali).
All'inizio della seconda guerra mondiale i paracadutisti erano inquadrati nella 7. Flieger-Ddivision (7ª divisione dell'aria, non ancora ad organici completi), comandata dal generale Kurt Student, ma dopo che questo fu ferito accidentalmente nell'occupazione di Rotterdam il comando fu assunto dal generale Richard Putzier, seguito da altri quattro generali prima che l'unità cambiò nome. La divisione aveva unicamente compiti amministrativi e di supporto, in quanto non era previsto che le unità dipendenti operassero congiuntamente. Gli uomini che ne facevano parte erano altamente addestrati e capaci, e presero parte a numerose battaglie come la campagna di Norvegia, la presa del forte Eben-Emael, l'occupazione del ponte sul Canale di Corinto e la liberazione di Benito Mussolini prigioniero sul Gran Sasso. La divisione venne utilizzata al completo per il lancio su Creta, dove rappresentò un elemento critico nel raggiungimento del successo di tutta l'operazione. Tuttavia, proprio le perdite subite a Creta spinsero l'Alto Comando (OKW) a rinunciare all'impiego della divisione nel suo ruolo naturale, ma unicamente come fanteria scelta. I superstiti della divisione operarono in Unione Sovietica fino al 1943, dopo di che furono inviati in Francia, dove la divisione fu rinominata 1. Fallschirmjäger-Division (in precedenza, nel 1942, parte del personale della divisione era stato trasferito alla 2. Fallschirmjäger-Division).
Con questo nuovo nome l'unità combatté, tra l'altro, a Montecassino insieme alla Panzer-Division Hermann Göring e alla 4. Fallschirmjäger-Division che contrastarono con efficacia le unità Alleate in avanzata attraverso la penisola italiana.
A partire dal 1942, su autorizzazione di Hitler, la Luftwaffe cominciò a costituire divisioni campali (Feld-Division), praticamente divisioni di fanteria, col personale in eccesso. La decisione fu presa essenzialmente per motivi politici, su esplicita richiesta di Göring, perché la Luftwaffe era (a torto o a ragione) considerata più fedele dell'esercito al Partito Nazionalsocialista e questo portò Hitler a costituire una serie di divisioni poco addestrate per operazioni di fanteria. Le Feld-Division della Luftwaffe furono ventidue. Esse operarono in massima parte sul fronte orientale: le uniche che operarono nel Mediterraneo o sul fronte occidentale furono la 11. Luftwaffe-Feld-Division (Egeo e Grecia), la 14. Luftwaffe-Feld-Division (Norvegia e Danimarca), la 16. Luftwaffe-Feld-Division (Olanda e Normandia), la 17. Luftwaffe-Feld-Division (Francia), la 18. Luftwaffe-Feld-Division (Francia e Belgio), la 19. Luftwaffe-Feld-Division (Francia e Belgio) e la 20. Luftwaffe-Feld-Division (Danimarca e Italia).