Raccolta Comunale d'Arte Sassuolo (MO)
Graziosi Giuseppe
1879/ 1942
scultura
"Il Legionario" o "Il Vittorioso"

bronzo
cm.
sec. XX (1921 - 1921)
n. 279
Il monumento ai Caduti di Sassuolo era originariamente posizionato al centro della piazza porticata del paese, sopra un basamento imponente con iscrizione dedicatoria e, incisi sui fianchi, i nomi dei Caduti. Fu spostato una prima volta nel Parco delle Rimembranze per poi essere ricollocato in paese, sul fondo della stessa piazza che lo aveva visto protagonista negli anni Venti. Oggi, privo del basamento originale e rialzato su un piccolo piedistallo in marmo rosso, si staglia in controluce nell’arco della torre del campanone. Una foto datata 1935, conservata nella Biblioteca Poletti di Modena, ritrae il monumento ancora al centro della piazza nella sua veste originaria, e dunque lo spostamento deve essere avvenuto a ridosso del secondo conflitto mondiale o subito dopo. Si sono perduti sia l’iscrizione dedicatoria, che non si riesce ad evincere dalle cartoline d’epoca, sia i nomi dei tanti Caduti del paese.
Unico elemento ancora in loco è il fante con il bastone in cima al quale troneggia la Vittoria, opera di uno dei migliori scultori dell’epoca, Giuseppe Graziosi. Allievo di Gibellini, come molti altri scultori modenesi e bolognesi suoi contemporanei, si era distinto molto presto per la qualità delle sue opere e dopo il 1921, anno di realizzazione del fante di Sassuolo, operò per varie altre città italiane ed estere, creando anche i monumenti ai Caduti di Novellara (RE), Savignano e San Cesario (MO). Il monumento ai Caduti di Sassuolo fu tra i primi in Italia a presentare il fante ignudo, quasi trasfigurazione in senso classico dell’eroe e dunque innalzato un gradino sopra la rappresentazione dell’umanità vestita, vincolata al suo statuto terreno; una nudità che tuttavia al suo apparire destò scandalo.