Mazzolani Giuseppe
notizie 1865-1883
dipinto

carta telata/ pittura a olio
cm 65 (la) 91 (a)
sec. XIX (1886 - 1886)
n. 0015
Giuseppe Mazzolani, coetaneo di Giovanni Boldini, fu pittore dai molti interessi. Dopo una prima formazione alla scuola d’arte di Ferrara si trasferì a Milano per frequentare all’Accademia di Brera i corsi di litografia di Michele Fanoli, dal 1864 al 1868, venendo in contatto con un ambiente artistico fortemente influenzato dal romanticismo storico di Hayez. Si ricorda anche la profonda conoscenza dell’arte quattro-cinquecentesca (grazie all’attività di restauratore e copista, vedi gli affreschi di Schifanoia e le copie a tempera delle raffigurazioni dei Mesi), rapportata alle novità linguistiche (ad esempio la pittura dei Nazareni), recepite durante l’esperienza milanese.
Questi modelli condussero Mazzolani a raffigurare i temi di storia con mezzi stilistici adeguati, in particolare nelle opere dove gli avvenimenti risorgimentali sono interpretati attraverso l’esaltazione del mito estense. Infine si avvalse del mezzo fotografico per soddisfare l’esigenza veristica nei ritratti, come nel presente caso.
Nel dipinto, legato ad una serie dedicata a nobili e borghesi, la fedeltà al modello è pienamente raggiunta: un realismo oggettivo che attraverso la condotta pittorica diligente e senza errori, la sobria ambientazione e il severo abbigliamento, restituisce non solo il carattere del modello, ma anche la “verità” in quanto valore etico e morale.