bronzo
sec. XIX (1859 - 1859)
Quest’ultimo, formatosi da Giuseppe Ferrari e nel 1855 a Roma presso Pietro Tenerani, fu esponente di uno stile arroccato su una prevedibile regola classicista e incline a un virtuosismo fondato sulla salda formazione accademica. I monumenti della Certosa di Ferrara rappresentarono senza dubbio un’altra "scuola" per definire la cultura neoclassica e purista. Un pantheon dei massimi maestri dell’Ottocento: innanzitutto Antonio Canova con il Busto di Leopoldo Cicognara, 1819-22 (concluso da Rinaldo Rinaldi), seguono Lorenzo Bartolini (Tomba di Pietro Recchi, poi di Francesco Mayr, 1837), Pietro Tenerani (Monumento Costabili, 1841-57) e alcuni allievi talentuosi, quali Giacomo De Maria, Cincinnato Baruzzi, Adamo Tadolini.
Il bronzo rivela il tentativo di riportare l’immagine scultorea alla purezza della forma e all’ideale del modello antico, superando l’estro e la sensualità del barocco berniniano e la fonte ellenica del genio seicentesco.